A cura della Redazione

La Squadra Mobile di Napoli, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di N. A., all’epoca dei fatti minorenne, ritenuto responsabile dell'omicidio di Luigi Galletta, incensurato 25enne. Il giovane è anche accusato di detenzione e porto illegale di arma da fuoco, lesioni personali e minacce, delitti tutti posti in essere per agevolare l’attività del clan e per rafforzarne l’egemonia sul territorio.

I gravissimi episodi criminali si collocano nell’ambito della guerra di camorra che, all’epoca dei fatti, contrapponeva il clan Buonerba al sodalizio facente capo alle famiglie Amirante, Brunetti, Giuliano, Sibillo, nella sanguinosa faida finalizzata al controllo delle attività criminali (traffico di stupefacenti ed estorsioni) nei quartieri di Forcella, Maddalena e Tribunali, più tristemente nota con il nome di Paranza dei bambini.

Le indagini hanno consentito di ricostruire il contesto criminale, il movente del pestaggio e del successivo omicidio di Luigi Galletta, risultato estraneo alle faide di camorra e ad ambienti criminali, avvenuti rispettivamente il 28 e 31 luglio 2015, in via Carbonara, all’interno di un locale adibito a officina meccanica, dove la vittima lavorava.

Secondo la ricostruzione investigativa, l’aggressione feroce di Galletta e l’omicidio efferato dello stesso sarebbero stati la reazione violenta dei Sibillo all’uccisione di un loro affiliato, Salvatore D'Alpino, avvenuta il giorno prima dell’aggressione di Galletta, secondo le logiche bieche della guerra tra le organizzazioni criminali presenti sul territorio napoletano.

N. A. è stato condotto presso il Centro di Prima Accoglienza per minori dei Colli Aminei per essere sottoposto ad interrogatorio da parte del Gip nei prossimi giorni.

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook