A cura della Redazione

Personale della Squadra Mobile della Questura di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Salvatore Sembianza, 37 anni, con precedenti penali e di polizia.

L'uomo è accusato di omicidio, porto e detenzione di arma da fuoco, distruzione e soppressione di cadavere.

Il 37enne, già detenuto per altra causa, è ritenuto responsabile, in concorso con un esponente del clan Mazzarella, attualmente collaboratore di giustizia, dell’omicidio di um cittadino tunisino 

La vittima, ritenuta autore di una violenza sessuale ai danni di un minore, fu attirata da Sembianza presso un’abitazione nel quartiere di Poggioreale; lì il complice esplose due colpi di arma da fuoco alla tempia del tunisino.

I due, accertata la morte del tunisino, ne occultarono il cadavere in una busta, bruciandolo ed abbandonandolo in un discarica di San Pietro a Patierno, dove venne rinvenuto la mattina dell’8 giugno 2015 da personale dell’Arma dei Carabinieri.

L’omicidio del cittadino tunisino si inquadra nelle dinamiche criminali, in continua evoluzione, della zona di Piazza Mercato e delle Case Nuove.