A cura della Redazione

La Squadra Mobile di Napoli, con la collaborazione del Commissariato di Polizia San Paolo, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal Giudice distrettuale per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di sei soggetti ritenuti appartenenti al clan Vigilia della zona di Soccavo a Napoli.

In manette sono finiti Pasquale Vigilia, 30 anni, Cristian Monaco, 26 anni, Luigi Testa, 29 anni, Francesco Allegretti, 43 anni, Antonio Divano, 57 anni, Giuseppe Mazziotti, 31 anni.

Tutti sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso

Le indagini, coordinate dalla DDA di Napoli, hanno documentato più condotte estorsive poste in essere dal gruppo malavitoso facente capo a Pasquale Vigilia, perpetrate ai danni dei titolari di una ditta di panificazione di Soccavo. 

Da circa due anni le vittime subivano continue vessazioni e tentativi di estorsione da parte del gruppo criminale, culminati, dopo che gli imprenditori si erano rifiutati di consegnare l’ennesima tangente, nella minaccia di far esplodere i punti vendita aziendali. Dall’attività investigativa svolta è emerso che l’attività imprenditoriale, dal settembre 2015 e fino al giugno 2017, è stata sottoposta a continui tartassamenti connotati da gravi minacce ed atteggiamenti di chiara metodologia camorristica. 

La vicenda ben si inquadra in un modello estorsivo “classico”, volto essenzialmente alla percezione di somme di denaro da parte delle vittime cadenzate nel tempo, secondo i canoni classici della criminalità organizzata.

La zona di insediamento dell’attività imprenditoriale vessata e quella di predominanza del gruppo criminale di riferimento sono sovrapponibili, tant’è che quasi tutti gli autori delle condotte vessatorie rientravano pienamente nella loro sfera di conoscenza. L’aver ceduto alla prima richiesta di “pizzo” nel settembre del 2015, pari a 1.800 euro, ha dato la stura alle successive vessazioni, caratterizzate da continui atti intimidatori nei confronti degli imprenditori avvenuti presso le loro abitazioni, per le strade del medesimo quartiere e nei loro punti vendita.    

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook