A cura della Redazione

Migliaia di carte di credito e codici bancari clonati, ossia letteralmente rubati attraverso l'hackeraggio. Oltre 530 milioni di dollari guadagnati in tutto il mondo da attività illecite.

Una brillante operazione - denominata Infraud - condotta dalla Polizia Postale di Napoli e dalla Homeland Security Investigation statunitense (il Dipartimento Investigativo per la Sicurezza Interna) in ben sedici Paesi, ha portato a tredici arresti, di cui uno in Italia. Il "mago" del web italiano era un napoletano, su cui pendeva un mandato di cattura internazionale. "Dannylogort" era il suo nickname. La settimana scorsa era finito in carcere anche il presunto capo dell’organizzazione, un uomo di nazionalità ucraina, fermato in Thailandia.

Una mega frode informatica a tutti gli effetti, in pieno stile - potremmo dire - cinematografico, degno del miglior film a tema di Hollywood.

Sgominata una banda che agiva nel cosiddetto "dark web", ossia quella parte "oscura" della Rete che non viene rintracciata e che è terreno praticabile solo attraverso competenze specifiche e particolari tipologie di software. Insomma, roba da "criminali" dell'informatica.

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