A cura della Redazione

I Carabinieri del nucleo Operativo della Compagnia Napoli Stella hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura - a carico di tre soggetti ritenuti responsabili, in concorso, di produzione e spaccio di stupefacenti all’interno della “piazza di spaccio” delle cosiddette “Case Celesti”, la storica roccaforte del clan Marino, nel quartiere Secondigliano.

I militari dell’Arma, a seguito di appostamenti, anche notturni, hanno notato i personaggi tratti in arresto accedere più volte sul tetto di un palazzo dell’insediamento popolare. Al fine di poterne accertare i movimenti all’interno del palazzo, è stata installata, da parte degli investigatori, una microcamera all’interno del ballatoio che dava accesso al tetto.

La microcamera autoalimentata ha ripreso gli indagati tra il 5 e l’8 settembre scorsi: le immagini registrate mostrano i tre, tutti individuati, mentre, tramite un sofisticato “sistema” consistente in un lungo cassone che scorreva su binari all’interno di una parete dell’ultimo piano che dava accesso al terrazzo, nascondevano un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti consistente in cocaina, eroina, crack ed anfetamine, per un peso complessivo di 5 kg, poi sequestrati dai militari dell’Arma il 9 settembre insieme alla contabilità della “piazza di spaccio”.

In manette finiscono Raffaele Engheben, 53 anni; Gaetano Magro, 43 anni; Gennaro Montagna, 29 anni. Tutti e tre sono pregiudicati.

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