A cura della Redazione

Incinta di 3 mesi, ed in compagnia del marito, gestiva una fiorente “piazza di spaccio” al Corso Meridionale a Napoli, ma sono stati scoperti dalla Polizia di Stato ed arrestati.

Gli agenti del Commissariato “Vasto-Arenaccia”, unitamente a personale della V sezione della Squadra Mobile, hanno fatto irruzione nell’appartamento della coppia, sorprendendoli in flagranza.

Approfittando dell’arrivo di un acquirente, i poliziotti, dopo aver circondato il perimetro dello stabile, si sono introdotti nell'appartamento ubicato al primo piano della scala D di Corso Meridionale, 51.

Nell’attimo in cui si apriva la porta, l’acquirente cedeva una banconota da 10 euro pronunciando, alla donna che era sull’uscio: “il solito”.

Avuta la certezza che l’attività di spaccio fosse in corso, prontamente gli agenti facevano hanno fatto irruzione in casa, creando l’effetto sorpresa.

Nel corso della perquisizione, sequestrata una busta in carta riposta sul tavolo in cucina, contenente 33 dosi già confezionate di cocaina, 4 diverse buste in cellophane contenenti cocaina in polvere ed in forma solida, pronta per essere tagliata, nonché un bilancino di precisione.

In camera da letto, invece, rinvenuta la somma in contanti di 640 euro, suddivisa in banconote di vario taglio, nonché un borsello contenente una dose di cocaina e 6 di droga sintetica del tipo ecstasy.

La donna, Catia Nappi, 28 anni, è stata arrestata e sottoposta agli arresti domiciliari in quanto incinta, perché responsabile, in concorso con Giuseppe Rinaldi, pregiudicato di 31 anni, del reato di detenzione e spaccio di droga.

Rinaldi, che registra precedenti specifici, un tempo abitante nella zona delle “Case Nuove”, è stato condotto alla Casa Circondariale di Poggioreale. L'uomo, inoltre, risulta essere il cugino del più noto Ciro Rinaldi, conosciuto negli ambienti criminali con lo pseudonimo “My-way”, capo dell’omonimo clan che opera nel quartiere San Giovanni a Teduccio.

La droga rinvenuta, utile al confezionamento di altre 350 dosi, è stata sequestrata e l’acquirente è stato segnalato al Prefetto.

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