A cura della Redazione

Aggredisce la compagna e la figlia su una delle "panchine rosse", installate a Napoli per sensibilizzare i cittadini sulla battaglia contro la violenza sulle donne. Proprio su una di queste panchine si è consumato il grave episodio di violenza da parte di un uomo nei confronti della sua compagna e di sua figlia, di appena 4 anni. 

L’aggressione, scaturita per futili motivi, come poi appurato, è stata solo l’ennesimo episodio di violenze domestiche che andavano avanti fin dall’inizio della convivenza e proseguite persino durante la gravidanza. Il caso ha voluto che il luogo dove si è verificata la violenza, in via Alessandro Poerio, era proprio all’ingresso dell’edificio che ospita l'Unità Operativa della Polizia Municipale dedicata alla Tutela dei Minori ed Emergenze Sociali. Gli agenti sono così tempestivamente intervenuti scongiurando il peggio.

L’uomo, dopo aver sottratto la piccola dalle braccia della madre per scappare al termine di un diverbio verbale con la donna, aveva scagliato in un primo momento la bambina in terra proprio accanto alla panchina e iniziato a colpire con calci e pugni la donna. Questa ultima, per proteggere la figlia, ha cercato rifugio nel palazzo dove sono appunto ubicati gli uffici della Polizia Municipale e dove l’aggressore ha cercato di lanciarla per le scale nonostante la donna avesse in braccio la loro figlia.

Gli agenti, richiamati dalle urla durante la colluttazione, sono riusciti a bloccare l’uomo che ha opposto resistenza attiva tentando di continuare a colpire le vittime innanzi al personale di Polizia.

La donna e la piccola sono state medicate. La prima al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli, dove è stato attivato immediatamente il “Percorso Rosa del Centro Dafne”, un protocollo dedicato alle donne vittime di violenza, con assistenza fisica e supporto psicologico. La bimba, all’Ospedale Santobono di Napoli. Per loro, una prognosi, rispettivamente, di 21 e 6 giorni.

L’uomo, pregiudicato per reati contro il patrimonio, è stato arrestato e tradotto nella Casa Circondariale di Poggioreale.

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