A cura della Redazione

Operazione congiunta di Carabinieri e Polizia culminata con l'arresto di sei persone ritenute affiliate al clan Pesce-Marfella. Personale della Squadra Mobile di Napoli e militari dell'Arma della Stazione di Pianura hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Napoli - su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea - nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso e di estorsione.

Il provvedimento cautelarefa seguito al blitz della Squadra Mobile di Napoli che lo scorso 12 marzo portò in carcere altri tre individui del sodalizio criminale, rei di aver attuato alcune estorsioni ai danni di commercianti della zona di Pianura.

Gli indagati hanno imposto la loro presenza criminale sul territorio di Pianura attraverso numerose estorsioni perpetrate, senza distinzione alcuna, nei confronti di attività commerciali, lecite e illecite.

Le pretese estorsive infatti sono state avanzate sia nei confronti del titolare di un negozio di abbigliamento, costretto a cedere senza corrispettivo numerosi capi di abbigliamento e a corrispondere periodicamente somme di denaro ai sodali del clan, sia nei confronti di due contrabbandieri di sigarette, ai quali il denaro è stato estorto dietro minaccia di non poter più continuare a svolgere la loro illecita attività di vendita nel caso in cui non avessero corrisposto il "pizzo".

Ai domiciliari finiscono G. S., 26 anni, incensurato; Michele Ortone, già noto alle forze dell'ordine, di 18 anni. Misura cautelare in carcere per Antonio Bellofiore, 27 anni, con precedenti; Pietro Riano, 33 anni, con precedenti; Carmine Guadagno, 38 anni, con precedenti; Pietro Sorrentino, 48 anni, quest'ultimo considerato uno dei principali esponenti del clan.

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