A cura della Redazione

Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato San Giovanni a Teduccio hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, con provvedimento emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, a carico di Luigi Gitano, 31enne napoletano, già detenuto nella Casa Circondariale di Poggioreale, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione illegale di armi e munizionamento, spari in luogo pubblico, tentato omicidio e ricettazione, reati commessi in concorso con altri e pertanto aggravati dal vincolo associativo.

Nella giornata del 31 dicembre del 2017,  un 12enne fu ferito, per fortuna in modo lieve, mentre era affacciato al balcone dell’abitazione di alcuni parenti, in via Sorrento, in attesa dei festeggiamenti di fine anno.

Sulla strada furono rinvenuti 25 bossoli e la risposta della Polizia di Stato fu immediata. Gli agenti, infatti, decisero di effettuare perquisizioni nelle abitazione di soggetti noti alle forze dell’ordine per la loro appartenenza o vicinanza a consorterie camorristiche della zona.

La giusta intuizione investigativa li condusse nell’abitazione del Gitano, sorvegliato speciale, e lo trovarono sotto la doccia, circostanza che insospettì non poco gli agenti, vista l’ora prossima alla mezzanotte di fine anno.

Durante la perquisizione  i poliziotti trovarono munizionamenti per armi da guerra e per armi comuni da sparo, compreso un silenziatore. Sul pavimento c'erano degli indumenti che aveva indossato fino a poco prima, poi sottoposti alla prova dello stube.

Inoltre l'uomo aveva un impianto di videosorveglianza a circuito chiuso, collegato con un televisore nella sua camerta d letto, che gli consentiva di visionare interamente l’esterno dell’abitazione. Infine, c’era una finestra  aperta, con uno sgabello vicino sul quale erano evidenti le impronte di scarpe di qualcuno che si era allontanato prima che gli agenti entrassero.

Questo fece maturare il convincimento che Gitano potesse essere ricondotto al ferimento del minore. In quella circostanza fu arrestato e condotto presso la casa circondariale di Poggioreale, per violazione della sorveglianza speciale e per la detenzione di munizionamento da guerra.

I poliziotti del Commissariato San Giovanni, coordinati dalla DDA, intensificarono fortemente le attività info investigative, supportate anche da accertamenti di natura tecnica svolte dalla polizia scientifica, tese alla individuazione degli elementi di colpevolezza nei confronti dell'indagato in relazione al ferimento del bambino.

L’indagine è culminata con l’emissione dell’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa il 24 maggio scorso  dal GIP presso il Tribunale di Napoli.