A cura della Redazione

Inaugurazione al Museo Archeologico Nazionale di Napoli della mostra "Ercolano e Pompei. Visioni di una scoperta".

Un successo l'apertura al pubblico della esposizione di grande rilievo scientifico e culturale (resterà visitabile fino al prossimo 30 settembre), che è stata apprezzata da prestigiosi interlocutori internazionali e da un pubblico di appassionati di archeologia.

La mostra è un percorso nelle suggestioni che le città vesuviane, sepolte dall’eruzione del 79 d. C. e svelate dagli scavi del XVIII secolo, hanno esercitato su interpreti d’eccezione, vissuti tra il Settecento e gli inizi del Novecento.

Il percorso espositivo, nato dalla sinergia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli con il centro culturale m.a.x. di Chiasso, è, dunque, una narrazione a ritroso nel tempo, le cui tappe non sono soltanto segnate da venticinque preziosi reperti archeologici, ma anche da lettere, taccuini acquerellati, incisioni, litografie, disegni, rilievi, matrici, gouaches, fotografie e cartoline. Sono oltre duecento le opere esposte.

La mostra, in cui si intreccia la storia dell’archeologia con la storia delle letteratura, della scienza, delle arti grafiche e del costume, è stata curata da Nicoletta Ossanna Cavadini (direttrice del m.a.x. di Chiasso) e Maria Rosaria Esposito (responsabile Biblioteca del MANN), sotto la supervisione del direttore del Museo napoletano, Paolo Giulierini.

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