A cura della Redazione

Gli agenti della Polizia di Stato Commissariato di Scampia hanno tratto in arresto, a Mugnano, Gaetano Rosica, 35enne napoletano, pregiudicato e sorvegliato speciale, e Ivan Mitrovic, 35enne serbo, pregiudicato e irregolare sul territorio nazionale, residente nel campo rom della circumvallazione esterna.

I poliziotti hanno effettuato un servizio di osservazione in prossimità del campo nomadi della circumvallazione esterna, al fine di monitorare i transiti e prevenire la commissione di rapine. Verificato che i malviventi su cui era stata riposta l’attenzione investigativa si erano spostati a Mugnano, in un terreno ai confini con il rione Scampia. gli agenti si sono mimetizzati tra arbusti ad erba alta ed hanno notato due soggetti che stavano occultando alcune borse, coprendole con la paglia. A quel punto sono intervenuti, bloccando i due e vanificandone ogni tentativo di fuga.

Nei borsoni sono stati trovati un fucile a canne mozzate, una pistola Cranaq Zattava, calibro 7,65, una pistola Bonifacio Echeverria, calibro 9, con relativi caricatori, entrambe di produzione serba, complete di munizionamento ed aventi matricole abrase, due uniformi originali costituite da giacche, pantaloni e berretti in dotazione all’Arma dei Carabinieri, due lampeggianti, una palina segnaletica, due paia di manette, due passamontagna, due paia di guanti in lattice.

Sequestrati, inoltre, circa 20 kg di sigarette del Monopolio della Stato, rapinate a Casoria, in danno di una donna, cui era stata sottratta anche l’autovettura, una Opel Meriva. In particolare alla sventurata era stato puntato il fucile al volto dai rapinatori, che avevano il viso camuffato da passamontagna.

I due uomini sono stati arrestati immediatamente e condotti presso il carcere di Poggioreale.

Sono in corso accertamenti ulteriori volti a verificare la riconducibilità agli stessi soggetti di analoghe rapine consumate sul territorio con le stesse modalità del travestimento con uniformi in dotazione alle Forze di Polizia, che consente loro di accedere agevolmente agli immobili delle vittime, simulando non di rado perquisizioni domiciliari.

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