A cura della Redazione

Dall’alba di questa mattina, a Napoli, è in corso una vasta operazione della Polizia di Stato coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia contro il clan camorristico dei “Mazzarella”, attivo prevalentemente nell’area orientale di Napoli, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.

La Squadra Mobile della Questura partenopea ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA -, nei confronti di 17 soggetti: 14 in carcere e 3 ai domicilirai. Sono gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, estorsione, lesione personale, minaccia, violenza privata, danneggiamento, detenzione e porto illegale di arma, con l’aggravante del metodo mafioso.

I metodi brutali con i quali gli appartenenti al clan si muovevano, sono stati documentati dagli uomini della Polizia di Stato di Napoli con video che dimostrano tutta la violenza intimidatoria del clan stesso sul territorio. Significativo, a tal proposito, il danneggiamento dei locali di un esercizio commerciale nel quartiere San Giovanni, gestito da un nipote di Ciro Rinaldi, capo dell’omonimo clan, avvenuto il 22 giugno 2015. Le immagini delle telecamere ubicate nel locale ripresero due affiliati ai Mazzarella che, utilizzando mazze da baseball, distrussero e danneggiarono i beni e le strumentazioni del negozio.

Ricostruito anche il tentato omicidio nei confronti dei componenti della famiglia Capodanno, avvenuto a Napoli il 3 febbraio 2015. Nello specifico due degli indagati esplosero numerosi colpi d’arma da fuoco nei confronti delle vittime che si trovavamo all’interno di un negozio di loro proprietà. Tra gli astanti, scampati miracolosamente all’agguato, vi era un bambino di due anni. Il tentato omicidio si colloca nell’ambito di una lite, per motivi passionali, tra la famiglia Capodanno e alcuni dei destinatari del provvedimento restrittivo.

C'è poi l'estorsione ai danni di un uomo reo di non aver versato al clan Mazzarella una parte dei 100.000 euro provento di un furto perpetrato ai danni della banca Unicredit di Napoli il 3 maggio 2015.

Destinatari della misura cautelare della custodia in carcere

  1. RUSSO Ciro, nato a Napoli il 25.01.1961, libero;
  2. SANTANIELLO Vincenzo, nato a San Giorgio a Cremano il 19.01.1993, libero;
  3. SCOGNAMIGLIO Antonio, nato a Napoli il 03.03.1987, già in detenzione domiciliare;
  4. NAPOLITANO Gennaro, nato a Napoli  il 11.03.1994,già in detenzione domiciliare;
  5. COZZOLINO Vincenzo, nato a Napoli il 07.09.1982, già detenuto;
  6. GITANO Luigi, nato a Napoli il 05.03.1987, già detenuto;
  7. NOVELLINO Salvatore, nato a Massa di Somma il 13.07.1990, già detenuto;
  8. SANTANIELLO RAFFAELE, nato a San Giorgio a Cremano il 22.01.1992, già detenuto;
  9. TROISE Pasquale, nato a Napoli il 03.08.1982, già detenuto;
  10. CIMMINIELLO Arcangelo, nato a San Giorgio a Cremano il 30.01.1997, già detenuto;
  11. DONADEO Salvatore, nato a Napoli il 23.02.1976, già detenuto;
  12. ESPOSITO MONTEFUSCO MARCO, nato a Napoli il 19.10.1978, già detenuto;
  13. FUMMO Gianluca, nato a Portici il 22.01.1976, già detenuto;
  14. GUADAGNUOLO Rosario, nato a Napoli il 14.03.1983, già detenuto;

Destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari      

  1. BOCCIA RAFFAELLA  nata a Napoli il 12.02.1974, libera;
  2. BONAVOLTA Mariano, nato a Napoli il 26.10.1975, libero;
  3. BONAVOLTA LUGI, nato a Napoli il 21.08.1993, libero.

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