A cura della Redazione

Choc a Napoli. Una guardia giurata si è suicidata stamattina, intorno alle ore 7. A comunicarlo è l'Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate, guidata dai due leader storici Giuseppe Alviti e Giuseppe Cuccurullo.

Il dramma si è consumato a Fuorigrotta, dove l'uomo Prima si è «sparato due colpi di pistola nello stomaco e poi si è lanciato dal quarto piano dell'abitazione in cui viveva», scrive l'Associazione.

«Ecco perché proprio ieri - commentano in una nota Alviti e Cuccurullo - abbiamo richiesto un incontro con il questore di Napoli, Antonio de Jesu, visto le continue ritorsioni contro i nostri associati da parte di taluni Istituti di Vigilanza, che sistematicamente adoperano un comportamento non consono contro coloro che protestano per il riconoscimento dei loro diritti. Anche le tante morti tra le guardie in servizio ed i suicidi con l’arma di servizio - continuano - spesso sono riconducibili a tali sistemi di "tortura" (ricordiamo il recente caso della guardia giurata di Vitulazio che si è barricato in casa e si è messo a sparare i passanti dal balcone, uccidendo prima la stessa moglie e poi la figlia). E stamattina quella del collega. E già solo questo dovrebbe far riflettere gli organi di competenza. Stipendi non retribuiti o elargiti in acconti, turni anche a 16 ore e 7 giorni su 7, ritardi nei pagamenti, prese di servizio lontane chilometri e trasferte non rimborsate. Per non parlare di quando si cerca dialogo con l’azienda e invece ci si ritrova inseriti in una turnistica disagiata o in una postazione fuori provincia, maleodorante e pericolosa, che solo Dio sa quale tumore potrebbe provocare a starci dentro 12 ore. A questo punto - concludono - Questura e Prefettura dovrebbero intervenire, anche ritirando le licenze agli istituti, se è il caso».

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