A cura della Redazione

Presi altri due componenti del branco che il 9 dicembre scorso si scagliò contro un gruppetto di giovani nei pressi del McDonald's di via Scarlatti, zona Vomero di Napoli. Gli uomini della Squadra Mobile della Questura partenopea questa mattina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in Istituto Penitenziario Minorile emessa dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Napoli nei confronti di due giovani, ritenuti responsabili del tentato omicidio di un sedicenne. I fermati sono un 17enne ed un 18enne (quest'ultimo diventato maggiorenne ad agosto). 

Dalle incessanti indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, è emersa l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere composta da diversi minori, il cui obiettivo era di affermare la propria supremazia nel quartiere Vomero, avvalendosi di minacce e di spedizioni punitive armate, senza risparmiare aggressioni fisiche per lo più nei confronti di coetanei che affollano il quartiere soprattutto nel fine settimana nelle strade della movida.

All’individuazione degli autori dell'accoltellamento, si è giunti grazie alla complessa e incessante attività investigativa della Polizia di Stato che ha ricostruito, in dettaglio, la dinamica della feroce aggressione, avvenuta in via Scarlatti.

La giovane vittima era in compagnia di quattro coetanei, suoi amici, nei pressi del McDonald's. Furono avvicinati da un folto numero di giovani, che, avendo appreso che non erano della zona, decidevano di passare alle vie di fatto, accerchiando i ragazzi fino a colpirli con inaudita violenza.

Tre delle cinque vittime prese di mira riuscivano a fuggire, mentre gli altri due riportavano lesioni più gravi. In particolare, uno di loro - un 16enne - veniva colpito ripetutamente al petto con un coltello del tipo a farfalla, tanto da dover essere sottoposto, con urgenza, a un delicato intervento chirurgico, con grave pericolo di vita. 

Il 24 marzo scorso venivano eseguiti dal Commissariato Vomero i primi cinque provvedimenti restrittivi emessi dall’Autorità Giudiziaria, con quattro ordinanze cautelari a carico di altrettanti minorenni, e un fermo a carico di un maggiorenne.

A seguire, il 15 giugno la Polizia eseguiva un'altra misura cautelare restrittiva nei confronti di un sesto soggetto, maggiorenne. 

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