Nelle province di Roma e Napoli, i carabinieri del Comando provinciale capitolino hanno sequestrato beni pari ad un valore di un milione di euro a due fratelli, entrambi indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina), aggravata dall’uso delle armi. I due sono i figli di uno storico esponente del clan camorristico Licciardi di Secondigliano, il cui nucleo familiare si era stabilito dapprima a Nettuno e successivamente trasferito nella Capitale.
Il decreto è stato emesso dal Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ed è arrivato a conclusione di indagini patrimoniali, svolte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, che hanno consentito di rilevare come i fratelli disponessero di beni e avessero un tenore di vita del tutto sproporzionato rispetto al reddito percepito e dichiarato, tanto da far ritenere che tali risorse economiche costituiscano provento o reimpiego di attività illecite.
Il sequestro di oggi riguarda un appartamento e due box a Roma, un locale commerciale ubicato a e Nettuno, un natante, diverse società, alcune fittiziamente intestate, circa 20 rapporti finanziari aperti presso istituti di credito e società di gestione risparmio in diverse regioni italiane. Il tutto per un valore complessivo stimato di circa un milione di euro.
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