A cura della Redazione

Furto di computer alla Suor Orsola Benicansa e ricettazione, tre arresti. Gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato Montecalvario hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa su richiesta della locale Procura dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Napoli - nei confronti di tre soggetti napoletani - Giuseppe Tufo, 23 anni, Gennaro Giugliano, 21 anni, e Mariano Chiaruzzi, 20 anni - perché ritenuti responsabili, il primo, di furto aggravato consumato presso l'Istituto universitario, e gli altri due di ricettazione.

A seguito di attività indagine e grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza - dell'Ateneo nonché di altri esercizi della zona - è stato possibile constatare che il 16 gennaio scorso tre ladri, due dei quali ancora da identificare, dopo aver divelto il portone, si erano introdotti all’interno dell’aula multimediale dell’Università attraverso un porta-finestra di cui avevano rotto la serratura. In quella occasione, furono asportati 111 dispositivi elettronici (per la maggior parte pad), custoditi in armadi blindati, per un valore complessivo di 120.000 euro circa.

Dopo il sopralluogo, gli agenti del Commissariato Montecalvario accertavano che i tre indiziati del furto si erano allontanati con la refurtiva, salendo a bordo di un taxi. Tramite accertamenti presso le varie compagnie di taxi presenti sul territorio, si è giunti così al taxista che aveva inconsapevolmente fatto salire a bordo i tre ed il percorso effettuato. L’uomo aveva ricevuto una chiamata per prelevare tre persone con strumentazione musicale al seguito, che necessitavano di una vettura di grandi dimensioni. Giunto sul posto, aveva trovato ad attenderlo tre giovani vestiti di scuro con scaldacollo e cappelli, con grande fretta di andare via. Avevano con loro grandi scatoloni chiusi e vari pacchi di grandi dimensioni, che riponevano nel portabagagli.

Ripercorso il tragitto, grazie ad una intensa e celere attività investigativa, la refurtiva è stata ritrovata presso le abitazioni di Giugliano e di Chiurazzi, abituali frequentatori di Tufo, che nascondevano le strumentazioni informatiche asportate, che presentavano gli stessi codici seriali di quelli di cui era stata denunciato il trafugamento.

Quanto rinvenuto è stato immediatamente restituito all’Università e i tre sono stati condotti presso il carcere di Poggioreale.

Proseguono le indagini volte ad identificare gli altri due autori del furto.

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