A cura della Redazione

Nel giro di interviste rivolte ai candidati al consiglio della Regione Campania, abbiamo ascoltato Pasquale Crispino, l'ex presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Napoli oggi Consigliere Nazionale del CONAF e coordinatore del Dipartimento nazionale “Trasparenza e sicurezza agroalimentare ed ambientale”.

Crispino, che si candida con la lista Fare Democratico - Popolari, ha fronteggiato in prima linea la battaglia della “Terra dei Fuochi” e, da sempre, lotta per restituire dignità al suo territorio.

Ecco perchè ha deciso di candidarsi: “Non sono un politicante e, prima d’ora, non ero mai sceso in campo in prima persona. A causa del mio lavoro, mi sono sempre affiancato alla politica da professionista, come nel caso del problema della terra dei fuochi. Oggi, però, scelgo di mettermi in gioco perché credo, con le mie competenze, di poter fare la differenza. Ho due figli ai quali ho promesso una Campania migliore, un futuro sostenibile che garantisca loro una vita dignitosa.”

Sui suoi progetti per la Regione Campania dichiara: “Il mio programma elettorale prevede quattro voci chiare e precise. Tutte sono inevitabilmente legate all’ambiente che ci circonda. Perché tutto parte dalla terra e dalla terra tutto è incondizionatamente determinato, come la #salute, tra i punti cardine del mio programma. Sottolineo, quindi, l’importanza di organizzare le imprese agricole in un unico sistema integrato, in un’unica filiera. Un compendio di risorse, umane e non, che sia in grado di garantire prodotti salubri a prezzi equi e, allo stesso tempo, salute e benessere per noi cittadini”.

Nella sua carriera, Crispino si è occupato della Terra dei Fuochi e molti sono i progetti in programma:Il problema della Terra dei Fuochi, al quale mi sono dedicato in prima persona come professionista del settore, è da risolvere a monte. Il vero dramma è dovuto ai roghi velenosi legati all’abbandono illegale dei rifiuti tossici che vengono sistematicamente incendiati per lasciare spazio a futuri sversamenti. Dobbiamo quindi risalire al capo della cima e possiamo farlo, non con le chiacchiere e la demagogia, ma con una vera e propria lotta al sistema. Con politiche di lavoro ed economiche adeguate e serie. Si combatte portando lavoro ed economica sul territorio. Si combatte incentivando le imprese, affiancandole e dirigendole verso un canale virtuoso di produzione. Si combatte e si vince rimodulando, in questo modo, la catena di controllo dei rifiuti e dei sottoprodotti”

La fuga dei giovani verso regioni più ricche in termini lavorativi, vede ogni anno lo spopolamento del sud. Sui progetti per garantire loro un futuro lavorativo dignitoso in Campania annuncia: “La politica deve porre i giovani al centro di ogni sua decisione. Le generazioni future hanno il diritto di ricevere tutta la nostra attenzione! In un mondo sempre più in continua evoluzione, in cui la modalità di comunicazione, di socializzazione e di formazione lavorativa cambia giorno per giorno, dobbiamo offrire modelli di vita nuovi che siano all'altezza dei nostri ragazzi. Abbiamo il dovere di rielaborare il sistema formativo in un modello integrato in cui, con un’attenta regia regionale, il mondo della scuola sia coordinato con quello delle imprese e delle professioni. Abbiamo bisogno di un cambiamento deciso e coraggioso in favore dei più giovani che guarda all’innovazione tecnologica e alla creazione di un sistema unico non concorrenziale dei territori e con tempi di attuazione”.

(messaggio promozionale)