A cura della Redazione

Nel quartiere Miano di Napoli, tra Scampia e Secondigliano, a pochi metri dal rione Don Guanella dove è attivamente impegnato il sacerdote anti-camorra Don Aniello Manganiello, si è consumata ieri l’ennesima sparatoria.

Due persone sono state uccise a colpi d'arma da fuoco in quello che sembra avere tutti i crismi di un agguato camorristico.

"Stavamo organizzando la nostra solita partita di calcetto, quando ad un certo punto la nostra attenzione viene rubata dal forte rumore delle sirene delle forze dell’ordine. Solo dopo abbiamo capito che si trattava dell’ennesima sparatoria. A trecento metri dalla mia parrocchia, tra l’isolato 1 e 2''. Con queste parole ai microfoni della Radiazza di Gianni Simioli, Don Manganiello testimonia quanto è accaduto nel rione Miano.

Il prete è ritornato a Scampia dopo dieci anni. Da sempre in prima linea per combattere la camorra con le armi della cultura, del dialogo e dell’inclusione. ''E’ difficile raccontare ai miei ragazzi cosa è successo, ma lo farò. Sono ritornato in questa terra per loro, e per le tante persone perbene che possono migliorare questo quartiere. Lavorare in questo contesto non è facile. Non importa se sei cristiano o sei altro. Mattone dopo mattone, ognuno può fare la sua parte''.