A cura della Redazione

Era ricercato oltre due mesi, arrestato in Spagna. La Squadra Mobile di Napoli ha bloccato a Valencia Luigi Capuano, 34 anni, colpito da un mandato di cattura europeo spiccato dalle autorità italiane. Fermato, aveva con sé un documento falso.

Capuano si era reso irreperibile dal 15 maggio scorso, quando personale della Squadra Mobile aveva dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, con la quale era stata disposta la misura della custodia in carcere a carico, appunto, dello stesso 34enne in concorso con Patrizio Bosti, 19 anni, figlio di del boss Ettore Bosti, soggetto già condannato con sentenza definitiva perché ritenuto facente parte del clan Contini, gruppo criminale confederato nella Alleanza di Secondigliano, unitamente ai clan Mallardo e Licciardi. Nel blitz di maggio fu preso anche Giorgio Marasco, 19 anni. I tre erano gravemente indiziati dei reati di violenza privata e favoreggiamento personale, aggravati dalle modalità mafiose.

Era stata, altresì, disposta la misura degli arresti domiciliari a carico di Gennaro Vitone, 21 anni, accusato di lesioni personali stradali con l’aggravante della fuga.

In particolare, lo scorso 15 maggio Vitone, a bordo di un motoveicolo, viaggiando ad elevata velocità per le strade cittadine, aveva investito una donna che stava svolgendo la propria attività lavorativa all’esterno del ristorate "Cala la pasta" sito in via Tribunali a Napoli, ed un turista argentino, provocando loro, rispettivamente, lesioni gravi e gravissime.

Per consentire la fuga al centauro ed assicurargli l’impunità, era intervenuto un folto gruppo di soggetti che aveva aggredito fisicamente e minacciato con un'arma sia il titolare e lo chef del ristorante, anche al fine di indurli a non presentare denuncia nei confronti del conducente del veicolo investitore, sia i turisti argentini intervenuti in supporto del loro amico ferito. Gli stessi, che avevano cercato di evitare che il motociclo, a mezzo del quale era stato cagionato il duplice investimento stradale, venisse prelevato, erano stati aggrediti anche mediante il lancio di tavolini e sedie.