A cura della Redazione
Consiglio comunale, nove consiglieri abbandonano l´aula Una seduta di consiglio comunale burrascosa, quella di ieri sera, che ha toccato l´apice quando è stato discusso l´ordine del giorno relativo alla delibera di indirizzo per la dismissione del patrimonio disponibile del Comune. Tra i cespiti in vendita, lo stadio Giraud; l´Asilo nido; la sede del comando dei vigili urbani di piazza Nicotera; la palazzina sede delle Politiche Sociali di via Dante; gli Uffici Sport, Ecologia, Cgil di corso Vittorio Emanuele; l´area ex Fintecna della fascia costiera. Tra il pubblico, una delegazione dei tifosi del Savoia, presente per protestare contro l´indisponibilità dello stadio Giarud, che sta costringendo la squadra oplontina a giocare in campo neutro. La protesta si è ulteriormente accesa quando si è appreso che anche lo Stadio Giraud faceva parte del patrimonio disponibile alienabile. Per mettere una "pezza", il capogruppo del Partito Democratico, Francesco Donadio, ha presentato un emendamento con il quale si chiedeva di estrapolare dalla delibera la vendita dello Stadio comunale e dell´asilo nido. Emendamento che veniva votato, tra la confusione generale, dalla maggioranza dei consiglieri. Alla fine la delibera presentata dall´assessore al Patrimonio Michele Cuomo passava con i voti favorevoli del Pd, del Psdi e dell´Italia di Mezzo, con l´astensione dell´Italia dei Valori, e con i voti contrari dell´opposizione (Di Paolo abbandonava l´aula prima del voto perché avrebbe preferito un maggior approfondimento della questione) e del gruppo critico del centrosinistra, formato dai consiglieri Fiorillo, Iovane, Amura, Telese, Monaco (assente Portoghese). Dopo la votazione anche questi ultimi, unitamente ai tre consiglieri dell’opposizione, abbandonavano definitivamente la seduta consiliare. Ma già un primo strappo si era avuto quando il capogruppo dell´Italia dei Valori, Antonio Gagliardi, aveva proposto un´inversione degli ordini del giorno, postecipando l´approvazione dei debiti fuori bilancio (ben sedici, ndr), non prima di aver approvato, però, tutti gli altri punti in discussione. La proposta veniva rigettata con i voti della maggioranza in aula (15), con l´astensione della consigliera Iapicca, e con il voto favorevole di 13 consiglieri (IdV, opposizione, i 5 consiglieri "critici" e il consigliere De Vito). Dopo queste defaillances, la seduta andava avanti speditamente con l´approvazione all´unanimità dei presenti di tutti i punti all´ordine del giorno, ad eccezione dell´ultimo, che prevedeva la sostituzione di due componenti delle Commissioni Bilancio e Viabilità. Ancora una volta la maggioranza in aula, ad eccezione dell´IdV e del consigliere De Vito, che votavano favorevolmente, e del sindaco Starita, del presidente del consiglio Sentiero e della consigliera Iapicca, che si astenevano, bocciava la proposta presentata dall’IdV, ed apriva di fatto una crisi con il partito dipietrista. «Non mi era mai capitato di vedere, in dodici anni di attività politico-istituzionale - ha affermato Gagliardi - che una semplice presa d´atto della volontà dei consiglieri Cirillo e Fiorillo di scambiarsi le loro commissioni di appartenenza, si trasformasse in una bocciatura della proposta. Prendiamo atto di questa bizzarra decisione, in risposta molto probabilmente all´adesioine del consigliere Cirillo all´IdV, e valuteremo serenamente il da farsi per il futuro. Certo - conclude il capogruppo Gagliardi - se per taluni fare politica è utilizzare questi mezzucci, allora vuol dire che stiamo veramente inguaiati!». Una menzione a parte merita l´ordine del giorno presentato dal presidente della Commissione Sport Domenico De Vito, relativo alla questione stadio Giraud. Il consigliere ha ricordato le battaglie da lui fatte insieme al movimento "Stretti nella morsa" per la salvaguardia di un patrimonio cittadino, quale è lo stadio comunale, ma puntualmente disattese. Ha elencato tutte le deficienze della struttura sportiva, le cospicue risorse economiche utilizzate per tamponare una situazione incancrenitasi anno dopo anni, l´inefficienza nella gestione dell´impianto. Ha stimolato l´amministrazione comunale a mettere lo stadio Giraud tra le sue priorità, al pari del lavoro e della sicurezza. "Stasera - ha concluso De Vito - è l´ultima volta che parlerò dello stadio Giraud; da domani la mia attenzione sarà rivolta solo al problema lavoro, l´unica cura per fermare il cancro che sta divorando la nostra città".