Bufera giudiziaria sui vertici della Regione Campania. Il presidente Vincenzo De Luca risulta indagato nell'ambito di un'inchiesta supresunto concorso in concussione per induzione e rivelazione del segreto d'ufficio.
Tutto nasce dalla sentenza del Tribunale Civile di Napoli che sospendeva la sospensiva inflitta a De Luca da un decreto del Capo del Governo Matteo Renzi, come previsto dalla legge Severino, a seguito della sua condanna in primo grado per abuso d'ufficio quando era sindaco di Salerno. Quel provvedimento del Tribunale fu emesso dalla giudice Anna Scognamiglio, anch'essa indagata. Nell'inchiesta sarebbe coinvolto anche il marito di quest'ultima, l'avvocato Guglielmo Manna, attualmente presidente del Comitato unico di garanzia dell'ospedale pediatrico Santobono, e Carmelo Mastursi, capo della Segreteria di De Luca, dimessosi lunedì scorso dal suo incarico.
«In relazione all'annunciata indagine nei miei confronti, nel dichiarare senza alcun margine di equivoco la mia totale estraneità a qualunque condotta meno che corretta, chiarirò ogni aspetto in una conferenza stampa (che si terrà oggi 11 novembre, ndr) - afferma De Luca -. È mia intenzione fare in modo che si accendano su questa vicenda i riflettori nazionali, trovandomi nella posizione di chi non sa di cosa si stia parlando. Ho già dato incarico al mio avvocato per chiedere di essere sentito dalla competente autorità giudiziaria. Per me, come per ogni persona perbene, ogni controllo di legalità è una garanzia, non un problema. E su questo, come sempre, lancio io la sfida della correttezza e della trasparenza».