Non c’è pace nel Partito Democratico di Torre Annunziata. Ovvero c’è una componente del partito, quella uscita sconfitta dall’ultimo Congresso, che non accetta il risultato delle urne.  E così, anziché partecipare alle riunioni del Comitato direttivo e dire la sua sui temi oggetto di discussione, preferisce disertare gli appuntamenti e parlare attraverso comunicati.

L’ultimo è a firma del Partito Democratico. Una scorrettezza in quanto, per chi mastica un po’ di politica, solo il segretario può parlare a nome del partito, e non una componente, per lo più minoritaria. E il linguaggio utilizzato, oltremodo oltraggioso, denota scarso senso di appartenenza: “il vecchio gruppo di potere”, “capibastone storici del partito”, “avvelenamento del clima politico”, “ricattare qualche carica amministrativa”, “pericolosa corsa al potere”, e così via.

Ma la cosa più sorprendente è che la componente di minoranza all’interno del PD detiene il 100 per cento delle cariche e incarichi all’interno dell’amministrazione comunale, con il benestare e l’appoggio del sindaco Cuccurullo. La vicesindaco Tania Sorrentino e l'assessore Carmela Nappo sono espressione della minoranza del partito. Lo staff del sindaco è composto per due terzi da iscritti del Partito Democratico (Pierpaolo Telese e Rossella Borrelli), entrambi appartenenti alla minoranza PD. La quale, pertanto, detiene l’esclusiva rappresentanza in seno a giunta e staff.

Ebbene, nonostante questo smisurato potere, la minoranza stravolge la realtà, e nel comunicato di seguito pubblicato, riferendosi all'attuale classe dirigente del partito, parla di “pericolosa corsa al potere”.

Vi chiederete perché tanto livore nei confronti di compagni dello stesso partito? E’ presto detto. All’ultimo Congresso la maggioranza ha vinto con il 55% dei voti (176 preferenze) contro il 45% (144 preferenze) della minoranza. Il Comitato Direttivo è risultato composto, pertanto, da 13 membri della maggioranza e 11 della minoranza. Il dott. Ciro Passeggia è stato eletto segretario del partito e, nel suo pieno diritto, ha nominato la segreteria, che è l’organo esecutivo del partito, mentre il Direttivo è l’organo deliberativo. Facendo una similitudine, la segreteria può essere paragonata, prendendo a riferimento la struttura di un Comune, alla giunta, mentre il Direttivo al consiglio comunale.

In un sistema democratico, chi vince governa, chi perde fa la minoranza. La segreteria, quindi, a rigor di logica, doveva essere composta esclusivamente da componenti della maggioranza. Invece il segretario Passeggia guarda oltre e nomina tre membri della minoranza all’interno della segreteria, composta da 11 membri. Apriti cielo! “Vogliamo pari dignità all’interno della segreteria, ovvero 5 nostri rappresentanti”. E’ stata la richiesta della minoranza, ovviamente rigettata dal segretario Passeggia. Peccato che la stessa pari dignità all’interno dell’esecutivo del sindaco Cuccurullo la minoranza del PD non l’abbia mai sostenuta, accaparrandosi vicesindaco e assessore.

Fatta questa doverosa premessa, pubblichiamo integralmente il comunicato della minoranza del Partito Democratico di Torre Annunziata:

Il comunicato della minoranza PD

«La nota inviata alla stampa il 23 aprile, firmata genericamente “Pd Torre Annunziata”, denota purtroppo ancora una volta quel “quid pluris” che caratterizza la “nuova attività politica” della componente del Partito Democratico a guida del segretario Ciro Passeggia, votata al continuo e incessante avvelenamento del clima politico dentro e fuori il partito stesso.

Il vecchio gruppo di potere, dopo aver vinto di misura il congresso, è bene ricordarlo, per appena 30 voti, e dopo aver occupato tutti gli spazi interni del partito, mortificando la componente che ha invece conquistato, comunque, quasi il 50% dei consensi, sta trascinando verso il basso la credibilità dell'intero Pd. Per questo motivo prendiamo le distanze dalla nota diffusa a mezzo stampa lo scorso 23 aprile: non solo non è stata concertata con nessuno, ma è solo strumentale, tesa a nascondere “l'imbarazzante sterilità” che ha caratterizzato fino ad oggi la proposta politico amministrativa del segretario e del suo ufficio di segreteria. Davvero inquietanti sono stati questi primi quattro mesi: 1) Lo strumento di organizzazione delle regole di vita del circolo, ovvero il regolamento, anziché essere oggetto di discussione corale, affinché il medesimo potesse divenire patrimonio condiviso dall’intera comunità Pd, è stato invece approvato su indicazione del segretario soltanto dalla maggioranza del comitato direttivo;

2) Dopo l’esperienza maturata anni fa, anche in questi primi quattro mesi il segretario si è confermato soggetto poco incline al confronto e al dialogo. Ritiene la diversità di opinione all’interno del partito soltanto un pericolo e non una risorsa. Questo clima ostile istaurato dal segretario ha reso impossibile la partecipazione dei rappresentanti della componente minoritaria politica all'interno della segreteria e più in generale alla vita politica del partito;

3) Il capogruppo Fabio Giorgio in piena sintonia con il segretario, ha da tempo abdicato alla sua funzione, rinunciando a coordinare l'attività del gruppo. Il consigliere Fabio Giorgio non difende gli interessi del gruppo consiliare nella sua interezza, anzi non perde mai occasione di rappresentare nei consessi politici e istituzionali cui partecipa, soltanto la componente maggioritaria del partito. Purtroppo dobbiamo constatare, nel 2025, che il partito di fatto risulta occupato dal solito anacronistico gruppo di potere che per decenni ha imperversato sulla scena politica locale. Il segretario, il presidente e il capogruppo seguono alla lettera lo spartito che gli viene di volta in volta suggerito da capibastone storici del partito. Questa visione settaria ha trasformato, gli organismi interni del partito, da spazi di confronto e di dialogo, a luoghi dove si fa la conta dei fedelissimi. Riteniamo inoltre dannosa per il partito e per la tenuta dell'intera coalizione, la pericolosa corsa al potere inaugurata dal segretario e dal suo gruppo con gli incontri bilaterali avuti soltanto con una parte delle forze del panorama politico cittadino.  Allo stesso modo va condannato ogni tentativo di aprire un confronto con le forze di coalizione al solo fine di raccattare qualche carica amministrativa.

Chiediamo, infine, l'intervento ancora una volta del segretario metropolitano Giuseppe Annunziata, affinché venga recuperato un clima di rispetto reciproco tra le parti all'interno del circolo, in modo da favorire la migliore sintesi nello sviluppo di una proposta politica seria e di ampio respiro a sostegno del governo cittadino a guida del sindaco Corrado Cuccurullo. Vi è infatti la necessità di un partito inclusivo che faccia tesoro degli errori del passato che non chiuda in modo autoreferenziale le porte all’esterno, come avvenuto in questi anni, ma che sappia lealmente insieme a tutte le forze della coalizione, contribuire a sostenere l’azione di governo guidata dal Sindaco Corrado Cuccurullo in campi (lavoro, sicurezza e sviluppo) dove è necessario strappare risultati per il bene della Città».