Un tempo erano fuoco e fiamme contro il Pd. Oggi, sono abbracci e cuoricini. A Torre Annunziata, il Movimento 5 Stelle completa il suo metamorfismo: da nemico giurato del centrosinistra a partner progressista da brunch domenicale.
Il senatore Orfeo Mazzella, che 12 mesi fa tuonava «il Pd è colpevole del declino», oggi parla di "strumento di riforma sociale". Evidentemente, tra un comunicato e l’altro, ha scoperto che l’indignazione ha una data di scadenza.
Nel frattempo, il consigliere Salvatore Monaco, unico grillino in consiglio, ha già fatto amicizia con la maggioranza: ha votato regolamenti, delibere, e si è astenuto strategicamente su bilanci. Altro che opposizione: il Movimento ha preferito il “campo da golf” a quello di battaglia.
E ora, con l’arrivo del modello Fico (quello politico, non quello che pensate), i 5 Stelle locali aprono ufficialmente al “campo largo” con le forze progressiste, incluso proprio quel Pd duramente attaccato in passato. Largo abbastanza da contenere: le accuse al Pd, la smentita delle accuse, e il nuovo slogan: "Uniti si vince, da soli si perde".
Insomma, dalle barricate alla ballata di gruppo. Il tutto in 12 mesi.
La storia politica oplontina, ancora una volta, si conferma laboratorio di trasformismi e terreno fertile per l’eterno ritorno delle alleanze impossibili.
GIL DARIGA
➡️Per essere sempre aggiornato clicca "Segui" sulla nostra pagina Facebook