A cura della Redazione

Il gioco è, per definizione, un’attività cui ci si dedica per svago. Nel caso dei giochi d’azzardo, però, lo scopo ricreativo non è l’unico elemento che spinge il giocatore a tentare e ritentare la fortuna: in passatempi come il poker o il blackjack, ad esempio, al puro divertimento si intrecciano fattori come l’astuzia, l’abilità comunicativa e le capacità di calcolo, fondamentali per riuscire a vincere. Naturalmente lo scopo dovrà essere comunque quello di vivere un’occasione di svago, senza rinunciare mai al divertimento e facendo particolare attenzione quando questo passa in secondo piano.

L’ingrediente indispensabile: la tecnica

La tecnica viene prima di qualsiasi altra cosa: nessun giocatore può ritenersi tale se, prima di mettersi a sedere al tavolo verde, non approfondisce le regole del gioco al quale ha deciso di dedicarsi. Solo in questo modo potrà poi sfruttarle correttamente, cercando di capire il momento giusto e raggiungendo così la desiderata vittoria. In questo campo, infatti, l’astuzia, la logica, l’intuito e la buona volontà sono fattori importanti ma non sufficienti se a mancare sono le capacità tecniche: riprendendo il caso del poker, ad esempio, il giocatore dovrà necessariamente sapere come valutare la forza della mano in preflop per poter giocare correttamente in qualsiasi posizione del tavolo. Si tratta naturalmente di un concetto che può essere applicato a qualsiasi altro gioco: nel blackjack può essere decisiva la conoscenza della tecnica del conteggio delle carte e persino le slot machine, il gioco più accessibile in assoluto, richiedono alcune competenze particolari per incrementare le possibilità di vincita. La tecnica sarà quindi come un terreno grazie al quale sarà possibile “coltivare” tutte le altre capacità utili per avere successo in quest’ambito.

L’importanza dello stimolo

Il giocatore, in particolare l’appassionato di gambling, è un individuo molto particolare, dotato di caratteristiche precise e caratterizzato il più delle volte da una forte attitudine alla competizione. Partendo da una tecnica completa, può via via inserire altre qualità decisive per giungere alla vittoria: tra queste troviamo ad esempio la capacità di trovare stimoli sempre nuovi; in assenza di incentivi, infatti, il gioco diventa una noiosa e banale routine. Proprio per questa ragione i giocatori professionisti cercano sfide sempre più complesse ed entusiasmanti per mettersi alla prova, tentare di risolvere situazioni nuove e accrescere così la loro bravura.

La psicologia nel gioco d’azzardo

Per accrescere le proprie competenze, imparare a gestire situazioni sempre nuove e divertirsi allo stesso tempo, il giocatore dovrà necessariamente riuscire ad essere padrone delle proprie scelte e reazioni, senza perdere mai il controllo. Ciò implica la capacità di limitare gli eccessi sia in caso di vittoria sia in caso si perdita: è in questi momenti che si rischia di prendere le decisioni sbagliate, dettate dall’entusiasmo smisurato che può causare l’ottenimento di una somma con tanti zeri o dall’invidia verso chi è riuscito ad accaparrarsela. Nel primo caso rischierebbe infatti di perdere il senso della misura e compiere passi falsi, mentre nel secondo caso tenderebbe a perdere fiducia in se stesso e nelle sue capacità. Quest’ultimo caso corrisponde al “downswing”, un pericoloso picco negativo durante il gioco che fa capire il peso che ha la psicologia in questo senso, e il trucco per non arrivarci consiste nell’essere sempre consapevoli delle capacità che si possiedono, che consentiranno certamente di risollevare la situazione. Nel caso in cui, invece, ci si rende conto di non essere più lucidi, è consigliabile evitare di continuare a giocare e di fare una pausa.

Come evitare il rischio dipendenza

Il divertimento, come abbiamo sottolineato più volte, non dovrebbe mai essere messo da parte. Nel momento in cui viene a mancare questo, infatti, il gioco d’azzardo rischia di trasformarsi in un’ossessione: in pochi riescono a gestire il gioco senza farsi prendere dagli eccessi, tutti gli altri dovrebbero comprendere l’importanza delle pause e “staccare la spina” non appena si rendono conto di essere troppo tesi o vulnerabili. Nel momento in cui il divertimento viene considerato un elemento superfluo e si dà troppa importanza al possibile guadagno, è il caso di dedicarsi ad altre attività, in modo da non rischiare di restare intrappolati in un vizio che, arrivati a questo punto, ha davvero poco a che fare con lo svago. Dopo un periodo di distacco totale da questo mondo si potrà infatti riscoprire il piacere del gioco non finalizzato a un mero guadagno economico.

Un gioco ad armi pari

Se la conoscenza di tattiche e strategie può aumentare di molto la probabilità di vittoria al gioco, non è detto che ciò avvenga con sicurezza: a vincere, infatti, non è sempre il giocatore più esperto di tutti, ma si parte perlopiù ad armi pari, dato il ruolo importante della componente casuale tipica dei giochi d’azzardo. Il giocatore esperto questo lo sa bene: è cosciente del fatto che la sconfitta vada accettata e che questa non dipende esclusivamente dalle sue capacità, tenendo sempre a mente che lo scopo principale del gioco non è il denaro in palio ma il divertimento.