A cura della Redazione

Domenica 9 maggio torna a Pompei, per il quarto anno, Bimbi in bici.

Un evento organizzato e voluto dal Ministero dell’Ambiente per sottolineare come una mobilità alternativa ed ecocompatibile può essere effettivamente realizzabile.

La manifestazione nazionale promossa dalla Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) in collaborazione con l’associazione pompeiana Acli presieduta da Ida Mancino, è un modo per sensibilizzare gli adulti verso la costruzione di città a misura di bambino.

Tanti i bambini coinvolti all’evento che per un giorno, assieme ai proprio genitori, potranno riappropriarsi di spazi cittadini che solitamente gli sono preclusi. Grazie alla collaborazione della Protezione Civile e a quella della Polizia Municipale, i bambini, anche molto piccoli, potranno liberamente circolare e divertirsi in sella alle proprie biciclette.

Il raduno e la partenza per i partecipanti è fissata alle 8.30 in piazza Bartolo Longo, nello spazio antistante La Casa del Pellegrino.

Due i percorsi previsti per i bambini calibrati in base alla fascia d’età.

I bambini dai 5 ai 6 anni faranno un giro ristretto, mentre quelli di età compresa tra i 7 e gli 11 anni saranno impegnati in un percorso di 15km lungo il quale attraverseranno tutta la città.

Gli enti locali che partecipano a Bimbi in bici e alla giornata nazionale della bicicletta, potranno avere anche ricadute positive sul proprio territorio per gli amanti della bicicletta, della mobilità a basso impatto e per l'ambiente in generale. Infatti le amministrazioni locali potranno, secondo modalità comunicate direttamente dal ministero per l’Ambiente, concorrere al premio “Bicity” per accedere ai nuovi finanziamenti statali per il “bike-sharing”.

 I "passaggi" per poter sperare di accedere al premio finale sono: la chiusura al traffico di un'ampia area del centro cittadino riservando alle biciclette l'accesso a zone di particolare pregio storico-artistico-archeologico; l'organizzazione di manifestazioni per la promozione della mobilità lenta, riconosciute dal Ministero; l'attuazione di iniziative di sensibilizzazione rivolte ai più giovani, come ad esempio il concorso di disegno "La mia città in bici" e, infine, la promozione di attività educative, come ad esempio il Bicibus.