A cura della Redazione

«Stiamo verificando la dinamica dell’incidente, è stata aperta una indagine interna. Non è da escludere che si tratti di mero errore umano».

Lo afferma il presidente dell'EAV, Umberto De Gregorio, in merito all'incidente che ha coinvolto nella giornata del 28 dicembre due convogli della Cumana, provocando il ferimento lieve di alcune persone.

Un treno si è inclinato lateralmente ed ha urtato un altro mezzo che si trovava sull'altro binario. L'incidente si è verificato nella stazione Dazio, ai confini tra Napoli e Pozzuoli

«Nelle linee ex Sepsa - spiega De Gregorio - non esistono sistemi automatici di protezione della marcia del treno, per cui la circolazione è affidata al rispetto visivo del segnale. Tali sistemi automatici esistono invece in Circumvesuviana da circa trenta anni. Nell’anno 2002 la ex Sepsa, ora EAV, avviava un programma di ammodernamento dell’esistente impianto di segnalamento, installato negli anni 60, sulla ferrovia Cumana. Sepsa affidava, in seguito ad aggiudicazione di gara ad evidenza pubblica, all’ATI Bombardier la progettazione e la realizzazione dei lavori di apparecchiature per il rinnovo dell’esistente impianto di telecomando e blocco. Il contratto di appalto veniva sottoscritto in data 2 maggio 2006. Da quella data vi sono state una seria infinita di controversie da SEPSA (oggi EAV) e l’ATI Bombardier, in merito al finanziamento, alla esecuzione e progettazione e ad altri questioni giuridiche. In data 23 Giugno 2010 la ex Sepsa comunicava infine all’ATI la momentanea sospensione dell’attività relativa all’appalto in corso. Per cui l’impianto nuovo non è mai entrato in funzione. Proprio in questi giorni - prosegue il presidente della società di trasporti della Regione Campania - mi è stato notificato una diffida dal legale di ATI Bombardier a pagare entro 15 giorni 11 milioni di euro per danni ed interessi. Dopo quindi ben dieci anni da quando era stato programmato un nuovo impianto di blocco automatico e telecomando tipo ACC Multistazione per il segnalamento ferroviario ed il controllo in sicurezza della circolazione treni, siamo ancora al punto di partenza. Tenteremo di trovare un accordo con ATI Bombardier per pagare quanto dovuto ma avere in contropartita un nuovo impianto di segnalamento ferroviario. La responsabilità dei ritardi - ha concluso - e l’incapacità di trovare soluzioni transattive appare evidente».

Nel frattempo, la circolazione sulla tratta ferroviaria interessata dal sinistro, è ripresa normalmente anche se i due coinvogli coinvolti non saranno disponibili per un po' di tempo, e «questo si ripercuoterà nelle prossime settimane sul servizio», ha affermato De Gregorio.