A cura della Redazione

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Cuneo, al termine di una complessa attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile, ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini stranieri e ha indagato in stato di libertà altri due soggetti, tutti responsabili del furto avvenuto a Cuneo il 7 ottobre 2015, ai danni della Gioielleria Rabino 1895.

In quell’occasione, almeno quattro soggetti, travisati con passamontagna, dopo aver scardinato la saracinesca dell’esercizio commerciale, riuscivano a entrare nella gioielleria e a impossessarsi di numerosi orologi di pregio (Rolex, IWC, Cartier, etc.),  per un valore di circa 250.000 euro.

Le immagini delle telecamere della videosorveglianza, immediatamente analizzate, mostravano i malfattori mentre, con l’utilizzo di levachiodi (c.d. piedi di porco), riuscivano a entrare nella gioielleria, rubare gli orologi per poi riporli in un contenitore, di quelli comunemente utilizzati per la raccolta dei rifiuti.

L’intuito investigativo del personale della Squadra Mobile, permetteva di accertare subito che i malviventi, qualche giorno prima della commissione del furto, si erano già premuniti di acquistare, a Cuneo, sia i contenitori che i levachiodi e rendeva verosimile l’ipotesi investigativa relativa a un sopralluogo già effettuato dai ladri.

Le indagini venivano estese, inoltre, all’analisi di episodi delittuosi, perpetrati con analoghe modalità, avvenuti in tutta la penisola: il fitto interscambio info-investigativo con le altre Squadre Mobili rendeva possibile ottenere ulteriori indizi, tra cui le immagini di alcuni soggetti dediti alla commissione di reati simili.

La lunga e meticolosa attività di comparazione con le immagini di tutte le telecamere presenti in Cuneo, dava i suoi frutti: si riusciva, infatti, a identificare un soggetto, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, presente nei pressi della gioielleria alcuni giorni prima della commissione del furto.

Le indagini, coordinate dal P.M. Fiammetta Modica della Procura della Repubblica di Cuneo, proseguivano anche mediante l’utilizzo dei presidi tecnici di intercettazione telefonica e ambientale.

Il quadro investigativo veniva via via arricchendosi grazie all’analisi delle conversazioni intercettate e consentiva al personale della Squadra Mobile di identificare compiutamente gli autori del furto.

Inoltre, si delineava con precisione la presenza e il ruolo di altri soggetti, cittadini italiani residenti in Campania, impegnati nell’attività di ricettazione dei preziosi rubati.

L’Autorità Giudiziaria cuneese ha emesso le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due pluripregiudicati, uno dei quali residente in provincia di Napoli, Gorovic Sejdovic Mirkp, 37 anni.

Inoltre, per lo stesso reato, venivano indagati in stato di libertà altri due cittadini stranieri, residenti sempre in provincia di Napoli.

Per il reato di ricettazione, invece, venivano indagati in stato di libertà due cittadini italiani, residenti in provincia di Napoli, pregiudicati e broker assicurativi, ed un 65enne orafo in pensione residente a Napoli.

Durante l’esecuzione delle misure cautelari e delle perquisizioni personali e domiciliari, i poliziotti della Squadra Mobile cuneese, preziosamente coadiuvati dai colleghi della Squadra Mobile di Napoli e dei Commissariati di Tivoli, Giugliano-Villaricca e Pozzuoli, hanno rinvenuto e sequestrato circa trenta orologi di marca pregiata, denaro contante, personal computer, telefoni cellulari e l’autovettura usata dai ladri per commettere il furto nella gioielleria di Cuneo.