A cura della Redazione

 

 

Il Questore di Caserta ha adottato il provvedimento del divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (cosiddetto DASPO) nei confronti di 68 ultras coinvolti nei disordini avvenuti in occasione della partita Aversa Normanna-Cavese, svoltasi il 21 febbraio presso lo stadio “Bisceglie” di Aversa.       

A pochi minuti dal fischio d’inizio dell’incontro, un folto gruppo di ospiti raggiungeva in massa i varchi di accesso all’impianto al fine di eludere le operazioni di filtraggio. Dopo aver coperto i volti, alcuni di questi giungevano al contatto con lo schieramento delle forze dell’ordine in assetto di sbarramento, colpendo con bastoni gli scudi degli uomini in divisa e lanciando oggetti contundenti. Dopo l’intervento di carica comandato dal Dirigente dei servizi di ordine pubblico, il gruppo si dileguava celato tra gli altri tifosi e raggiungeva gli spalti.

Al termine della manifestazione sportiva, concluso il deflusso, venivano intraprese le operazioni che portavano all’identificazione dei soggetti ritenuti coinvolti nei disordini. In relazione agli scontri, gli uomini del Commissariato di P.S. Aversa, che già avevano arrestato in flagranza Fioravante Siani, 42enne di Cava de' Tirreni, hanno proceduto a deferire all’Autorità giudiziaria 69 persone coinvolte, indagate a vario titolo per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, detenzione e porto abusivo di oggetti atti ad offendere ed artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive.

Per 21 ultras, ritenuti promotori delle turbative verificatesi in occasione dell’incontro, il DASPO è stato stabilito con la durata di 5 anni. Tra di loro, 5 ultras sono risultati già destinatari in passato dello stesso provvedimento di divieto. Nei riguardi dei restanti 47 ultras il provvedimento è stato adottato per la durata di 3 anni. Tra tutti i destinatari del divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, 23 sono persone già note alle forze dell’ordine per precedenti di polizia.