A cura della Redazione

La Polizia di Stato di Napoli ha proceduto all’arresto di Mario Patricelli, 58 anni, e al fermo di indiziato di delitto di Enrico Strazzullo, 55 anni, perché ritenuti responsabili del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

In particolare, il 21 marzo scorso un imprenditore edile e il responsabile di uno dei suoi cantieri, impegnato in un lavoro di ristrutturazione e rifacimento di un palazzo ubicato nella zona di Chiaia, denunciavano un tentativo di estorsione posto in essere da due persone che nella stessa mattinata si erano presentati richiedendo denaro “per gli amici della Torretta” che sarebbero poi passati a ritirare nella mattinata successiva.

Il personale della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile, alla luce di quanto denunciato, e sulla scorta di elementi indiziari particolarmente circostanziati, predisponeva così un mirato servizio di osservazione e appostamento presso il cantiere e, alle 10.40 circa, bloccava Patricelli nella flagranza del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Poco dopo veniva rintracciato Strazzullo, autore materiale della esplicita richiesta estorsiva del giorno precedente, nei pressi della sua abitazione.

Il 55enne veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il medesimo reato del complice. I due arrestati, ritenuti contigui al clan camorristico della Torretta, facente capo a Rosario Piccirillo, allo stato detenuto, annoverano entrambi precedenti penali e di polizia per associazione a delinquere di stampo mafioso, oltre che per il medesimo reato di estorsione aggravata. Ultimate le formalità di rito, i due sono stati associati alla Casa circondariale di Secondigliano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.