A cura della Redazione

 

Il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza ha sviluppato, sulla base dei dati forniti dall’I.N.P.S., un’analisi di rischio e coordinato una complessa attività investigativa, denominata “Italians Out”, che ha portato all’individuazione ed interruzione di un diffuso sistema di percezione indebita dell’assegno sociale (già pensione sociale). L’attività è stata condotta sull’intero territorio nazionale ed ha permesso di scovare centinaia di cittadini italiani che, successivamente all’ottenimento dell’assegno sociale, si erano trasferiti all’estero non rispettando pertanto il requisito essenziale della stabile residenza e continuando a riscuotere illecitamente l’emolumento assistenziale attraverso l’accredito su conto corrente oppure tornando, saltuariamente, in Italia al solo scopo di ritirare le somme allo sportello.

Sono stati così tutti denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa continuata ai danni dello Stato e della collettività. L’operazione ha riguardato 19 regioni e 81 province e i controlli sono stati eseguiti dai Reparti della Guardia di Finanza territorialmente competenti. 

Solo in Campania l'indebita percezione di emolumenti è pari a circa 3,5 milioni di euro. Novantotto i soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di 96 posizioni irregolari.

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