A cura della Redazione

 

 

I finanzieri del Gruppo di Legnano (in Lombardia) hanno scoperto e disarticolato un’associazione a delinquere operante nell’alto Milanese specializzata nel procacciare fraudolentemente, in favore di automobilisti residenti nella regione Campania, polizze assicurative “R.C. Auto” a tariffe notevolmente inferiori rispetto a quelle che i beneficiari avrebbero dovuto versare in base alla loro effettiva residenza.

Gli “ideatori” del meccanismo sono stati denunciati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e sostituzione di persona. Gli automobilisti “beneficiari” della frode sono stati invece deferiti all’Autorità Giudiziaria per il concorso nella truffa. 

Le indagini hanno avuto inizio a seguito della denuncia presentata da un agente di una delle compagnie di assicurazioni frodate che, da un riscontro interno, si era accorto che oltre 40 polizze richieste dalla stessa persona, un napoletano di 36 anni residente a Buscate, erano state emesse sulla scorta di documenti di identità e carte di circolazione recanti dati falsi.

Le prime indagini hanno accertato che il medesimo soggetto aveva richiesto l’emissione di molte altre polizze alle agenzie della stessa compagnia assicuratrice di Gallarate e Magenta. Lo sviluppo delle indagini ha consentito di accertare che il 36enne napoletano, usando sempre gli stessi collaudati meccanismi truffaldini, era riuscito a raggirare altre agenzie con sedi a Milano e nei comuni dell’hinterland, ottenendo l’emissione di oltre 1.200 polizze “RC Auto” sempre in favore di cittadini campani solo formalmente residenti in Lombardia. I risparmi conseguiti illecitamente sulle tariffe ammontano ad oltre 250.000 euro su un montante di premi pari a circa 1 milione di euro.  

All’intera organizzazione partecipavano fattivamente la moglie, il fratello (deceduto) nonché la cognata del 36enne, peraltro già operante nel settore delle assicurazioni come titolare di agenzia a Napoli. Al sodalizio criminale è inoltre risultata appartenere un’altra persona che si era trasferita da Napoli a Buscate (Milano) al solo scopo di partecipare alle attività illecite.  

I premi venivano corrisposti grazie agli importi che, tramite vaglia, arrivavano dalla Campania, dove uno degli appartenenti all’associazione a delinquere provvedeva a “raccogliere” i soldi presso gli automobilisti coinvolti. Le polizze, una volta ritirate, venivano spedite ad un indirizzo Napoli mediante corriere per essere distribuite ai beneficiari. 

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