A cura della Redazione

Nei giorni scorsi, una pattuglia della Compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise ha arrestato un 41enne, titolare di un negozio di autoricambi con sede a Capodrise (CE), colto in possesso di oltre 200 dosi di stupefacente tipo “cobret”, del valore di 4.000 euro.

I militari, nel corso del sevizio di pattugliamento, hanno fermato un’autovettura con alla guida un italiano in forte stato di agitazione. Insospettiti dall’atteggiamento del conducente, hanno quindi eseguito l’ispezione del veicolo ed una perquisizione personale, al termine della quale, occultata in una tasca interna dei pantaloni, è stata rinvenuta una busta bianca contenente 10 sacchetti di cellophane, ciascuno con racchiuse 20 palline di droga pronta per essere spacciata.

Per il soggetto in questione, lo scorso febbraio, erano già scattate le manette ad opera dei Carabinieri che lo avevano trovato con addosso 9 involucri termosaldati di “cobret” e 7 flaconi di metadone.

A seguito del sequestro operato dalle Fiamme Gialle, il fermato - gravato da plurimi precedenti penali e di polizia - è stato condotto agli arresti domiciliari. Convalidata la misura cautelare da parte dell’Autorità Giudiziaria, all’uomo è stato imposto l’obbligo di firma in attesa del giudizio.

Il “cobret” è una droga “pesante” che si ottiene della lavorazione dell’oppio: essa è ritenuta dagli esperti più tossica e pericolosa dell’eroina stessa in quanto altera la realtà e lascia segni irreparabili in capo a chi ne usufruisce. La sua denominazione deriva dalla parola “cobra”, perché sembra che il suo effetto sull’organismo sia paragonabile a quello del morso di un serpente. 

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