A cura della Redazione

 

 

 

I Carabinieri della Compagnia di Baiano, a termine di un’articolata attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, hanno arrestato a Vinci (FI), in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, un pregiudicato 45enne proveniente dall’hinterland napoletano, resosi responsabile di concorso in rapina e lesioni aggravate.

L’attività investigativa condotta dai militari dell’Aliquota Operativa unitamente a quelli della Stazione di Montoro Inferiore, ha permesso di giungere all’arresto del secondo autore della rapina consumata in Montoro presso la Banca Popolare di Ancona.

I fatti risalgono allo scorso 14 aprile: due malviventi, entrambi con volto travisato ed armati di taglierino si introducevano all’interno dell’istituto di credito dove, constatando la mancata possibilità di apertura della cassaforte dato il sistema temporizzato di sicurezza, rapinavano i due clienti presenti, uno dei quali un Assistente Capo della Polizia Stradale di Avellino, libero dal servizio.

I rapinatori con poche centinaia di euro scappano via a bordo di un’autovettura parcheggiata nelle vicinanze. Di fronte a tale crimine il poliziotto, consapevole del proprio dovere, in un lampo e senza indugiare, con la propria autovettura si poneva, unitamente all’altro cittadino presente, un commerciante del luogo, all’inseguimento dei malfattori che venivano intercettati poco dopo. Nel frattempo l’appartenente alle Forze dell’Ordine, provvedeva ad avvisare la centrale operativa, che inviava in supporto le pattuglie dei Carabinieri presenti in zona  nonché della Polizia Stradale.

I delinquenti, accortisi di essere seguiti, scendevano dal proprio automezzo e, avvicinatisi alle vittime della rapina, ingaggiavano una colluttazione. Quindi riusciti a divincolarsi, si davano nuovamente alla fuga sempre a bordo della loro autovettura che in seguito abbandonavano poco distante. Acquisiti i primi elementi informativi, i Carabinieri della Compagnia di Baiano, davano inizio ad una consistente ed incessante attività investigativa estrinsecatasi attraverso lo sviluppo di fonti di intelligence, l’analisi di video dalle telecamere di tutta la zona e degli elementi raccolti in sede di sopralluogo e soprattutto l’acquisizione di utili informazioni fornite dal poliziotto e dal commerciante, permettevano ai Carabinieri l’individuazione di uno dei rapinatori che aveva trovato rifugio presso un’abitazione di Monteforte Irpino, con la complicità della 52enne usuaria dell’immobile, risultata essere una sua conoscente, anch’essa originaria di Napoli.

Una volta individuata la casa, avendo solidi indizi per ritenere che il rapinatore si trovasse al suo interno, i Carabinieri, cinturato il fabbricato, facevano irruzione  nell’abitazione dove, a seguito di un’approfondita ispezione dei locali trovavano il malfattore, con addosso ancora alcuni indumenti che aveva al momento della rapina. Lo stesso aveva già preparato una borsa contenente abbigliamento e quant’altro necessario verosimilmente per un periodo di latitanza.

L’attuale provvedimento cautelare è stato emesso dall'Autorità Giudiziaria che condivideva appieno le risultanze investigative dei militari della Compagnia di Baiano, attraverso si riusciva ad individuare anche il secondo malfattore resosi irreperibile subito dopo l’episodio delittuoso in questione. Lo stesso, 45enne originario dell’area vesuviana, al fine di evitare la cattura e supponendo che prima o poi l’attenzione sui noti fatti sarebbe calata, si era traferito dal suo paese d’origine a Vinci, presso alcuni amici.

Ma i Carabinieri attivando sin da subito un’estesa rete info-investigativa, sono riusciti ad individuarlo: grazie all’ausilio dei colleghi della Stazione di Vinci, l’uomo veniva condotto in Caserma dove, sorpreso e incredulo di aver trovato nella città del centro-nord i Carabinieri della Compagnia di Baiano, veniva tratto in arresto in esecuzione del succitato provvedimento di custodia cautelare.

Al termine delle formalità di rito, è stato presso la Casa Circondariale di Firenze, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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