A cura della Redazione

Era da poco trascorsa la mezzanotte di venerdì 16 dicembre quando, nei pressi dei locali della movida di Coroglio, proprio nel piazzale del Commissariato di Polizia di Bagnoli, sono attimi di follia. Un gruppo di giovani esplode alcuni fuochi di artificio per festeggiare un evento, da qui l'intervento degli agenti in servizio.

Gli operatori della Polizia di Stato riconoscono ed identificano i responsabili che vengono condotti all'interno del Commissariato. E' proprio in quel frangente che gli operatori si accorgono di un gruppo di almeno trenta persone intento a spingere il cancello della struttura con l'intenzione di entrare in Commissariato.

Durante quelle fasi concitate, una agente donna rimane ferita lievemente al volto. Medicata, ne avrà per cinque giorni. 

«Poteva terminare in tragedia - dichiara Giulio Catuogno, segretario Coisp Napoli (il Coordinamento per l'Indipendenza Sindacale delle forza di Polizia, ndr) -. La collega è stata ferita al volto da una bottiglia, per fortuna non ha riportato gravi danni al volto e alla vista. Le donne e gli uomini della Polizia di Stato operativi a Napoli e sul territorio quotidianamente danno prova del loro coraggio e della loro preparazione ma nell'ultimo anno sono aumentati vistosamente gli atti compiuti contro i nostri colleghi. Le cronache  degli ultimi mesi - prosegue Catuogno - sono un veri e propri bollettino di guerra: assalti ai presidi sul territorio, agenti feriti in incidenti o scontri sono diventati la triste quotidianità. Sappiamo bene che fare il poliziotto non è un mestiere semplice, non lo è in nessuna metropoli, città o paese di Italia tanto meno lo è a Napoli. Il rischio di essere vittima di violenza è strettamente correlato al lavoro in Polizia. Da sempre il nostro mestiere è ricco di incognite ed è causa di forte e continuo stress dovuto, oltre a dover affrontare situazioni di pericolo, a condizioni ambientali, particolari sforzi fisici, pericoli ed una opinione pubblica sempre più feroce ed aggressiva. Per questo ed altri fattori diventa sempre più impossibile prestare servizio in queste condizioni», ha concluso Catuogno.

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