A cura della Redazione

Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Giugliano in Campania hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare, emesse dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettante persone - tre 19enni ed un 30enne - residenti nei Comuni di Giugliano in Campania, Villaricca e Mugnano di Napoli, indagati per violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario, aggravata dall’uso di armi, ricettazione, danneggiamento aggravato e danneggiamento a seguito di incendio.

L’attività investigativa, avviata alla fine dell’anno 2015 a seguito dei numerosi atti intimidatori attuati in diversi Comuni dell’area nord di Napoli e rivendicati da appartenenti a un gruppo denominato NFO, con conseguente preoccupazione degli amministratori locali e dei principali destinatari degli attentati e delle minacce, ha consentito di accertare la presenza di un associazione con finalità eversiva, radicata principalmente a Giugliano e Comuni limitrofi.

Gli aderenti al gruppo sovversivo erano forniti di risorse personali e finanziarie con lo scopo di compiere atti di intimidazione violenta, in particolare attentati mediante l’uso di armi e di esplosivi, nei confronti di obiettivi istituzionali tra cui le sedi dei Comuni di Mugnano di Napoli, Villaricca, Giugliano in Campania, Marano di Napoli, Qualiano, Melito di Napoli, la sede del Movimento 5 Stelle a Mugnano e quella di Equitalia a Giugliano con l’esplosione di un ordigno artigianale, azioni rivendicate con sigla NFO (Nuova Fratellanza Organizzata o Nuova Famiglia Organizzata).

Il modus operandi del gruppo consisteva nel danneggiare i vari obiettivi istituzionali, mediante l’esplosione di colpi di arma da fuoco, come ai Comuni di Giugliano in Campania, Villaricca e Qualiano, o con lancio di bottiglie incendiarie, come nel caso della porta d’ingresso della sala consiliare del Comune di Marano di Napoli, e mediante l’uso di bombolette spray, scrivendo sulle varie sedi, anche testate giornalistiche locali, minacce a sigla NFO.

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