All’alba di giovedì 27 aprile, la Procura della Repubblica di Salerno - Direzione Distrettuale Antimafia - ha delegato la Polizia di Stato (Squadra Mobile di Salerno) all'esecuzione di 6 fermi di indiziato di delitto a carico di altrettanti individui, domiciliati tra Salerno, Battpaglia, Eboli e Villaricca. Alle persone raggiunte dai provvedimenti restrittivi della libertà personale, sono stati contestati i reati di illecita vendita di sostanze stupefacenti, aggravati dalla modalità mafiosa.
I provvedimenti cautelari sono giunti all’esito di approfondite indagini condotte dalla Squadra Mobile di Salerno, sezione Criminalità Organizzata, mediante anche l’ausilio di attività d’intercettazione delegate dalla DDA di SALERNO, tali da consentire la raccolta di gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati.
Nel corso delle attività d’indagine sono stati documentati ripetuti episodi di minaccia e violenza nei confronti dei pusher che non erano stati in grado di corrispondere il denaro pattuito con i fornitori per l’acquisto della sostanza stupefacente.
I destinatari del fermo - Umberto Ciardi, 44enne salernitano, Francesco Rosa, 34enne sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza (Scafati), Cosimo Dianese, Cosimo Petrillo, Luca Sansone, tutti di Eboli, e Vincenzo Esposito, di Villaricca - si sono resi responsabili di diversi episodi di acquisto e cessione di sostanze stupefacenti, in particolar modo del tipo cocaina, dal mese di novembre 2016 ad aprile 2017 nella zona sud di Salerno.
Già nel mese di febbraio di quest’anno, Dianese era stato tratto in arresto dalla Squadra Mobile di Salerno, nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e successivamente si è reso responsabile, unitamente a Sansone, Ciardi e Rosa, del reato di estorsione e di reiterate minacce nei confronti di un loro acquirente.
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