A cura della Redazione

Gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio di Prevenzione Generale della Questira di Napoli, insieme ad unità cinofile, in risposta alle recenti azioni criminali poste in essere nel rione Sanità, in particolare alle cosiddette “stese” avvenute la notte di domenica scorsa,  hanno effettuato un servizio mirato nel quartiere Sanità a Napoli.

In particolare, ritenendo che in un appartamento disabitato di uno stabile sito in Vicoletto Santa Maria Antesaecula, fossero occultate delle armi, riconducibili all’attuale clan egemone, hanno deciso di effettuare una perquisizione. All’interno dello stabile, su di una mensola del pianerottolo, al primo piano, hanno trovato due chiavi: una apriva la porta dell’unico appartamento disabitato del piano e l’altra, invece, una porta che inibiva l’ingresso in una parte di pianerottolo a protezione della casa disabitata.

L’appartamento, privo di ogni arredo, era composto da tre stanze, un bagno ed uno stanzino, che si aprivano l’uno nell’altra. All’interno di un borsone sportivo poggiato sul finestrino del bagno i poliziotti hanno trovato tre giubbetti antiproiettile, un revolver Smith & Wesson modello P. 38 SPL CTG, con matricola abrasa, nel cui tamburo c’erano 3 proiettili calibro 38 special marca CBC,  due guancette per pistola e, avvolti in un fazzoletto di carta, 4 proiettili calibro 9x21 , di cui 2 GFL ed 1 Winchester.

Nella stanza successiva sono stati rinvenuti un bilancino elettronico, una macchinetta per il sottovuoto e tre pantaloni antipioggia. Infine, nello stanzino, in un borsone di plastica, c'era una busta di cellophane contenente sostanza erbacea di colore verde, che al successivo narcotest è risultata essere marijuana, dal peso complessivo di 334 grammi.

Nell’appartamento esisteva un contatore per la fornitura elettrica che risultava essere intestato ad un pregiudicato che aveva però cessato l’utenza nel 2014 e che si era costituito, già nell’agosto del 2013, presso il carcere di Campobasso essendo colpito da ordine di carcerazione. Sono in corso indagini al fine di individuare i proprietari o gli usufruttuari  dell’immobile.

Il materiale rinvenuto è stato tutto sequestrato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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