A cura della Redazione

Nell’ultimo mese sono stati trentuno i lavoratori completamente “in nero” scoperti dai finanzieri della Compagnia di Marcianise nei controlli di routine svolti sul territorio. Le attività hanno riguardato otto imprese con sede a Marcianise, Maddaloni, San Felice a Cancello e Santa Maria a Vico, operanti in diversi settori (calzaturifici, sartorie industriali, depositi di materiali ferrosi, ristoranti e centri estetici).

In tre degli otto casi sono stati ben sette i lavoratori irregolari rilevati dai militari in ciascuna azienda ispezionata. Qualcuno, addirittura, lavorava senza nessuna comunicazione agli enti previdenziali da oltre otto anni. Per tutte le imprese verbalizzate, sarà applicata la “maxi-sanzione” prevista dal Jobs Act, che oscilla da un minimo di 1.500 a un massimo di 36.000 euro per ogni lavoratore non inquadrato a norma di legge.

È scattata anche la sospensione delle attività, prevista dalle norme in materia di sicurezza sul lavoro, atteso che i lavoratori non in regola superavano in tutti i casi la soglia del 20% del totale della manodopera impiegata. Per vedersi revocare la sospensione dell’attività, le imprese verbalizzate dovranno ora procedere alla regolarizzazione dei lavoratori.

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