A cura della Redazione

«Il manifesto che annuncia la morte del nostro comandante della polizia municipale è un atto inconcepibile, vile e vigliacco». Ad affermarlo è la sindaca di Arzano, Cinzia Aruta, all'indomani del deprecabile gesto di qualcuno che ha fatto affiggere, presso il Comando della Polizia Locale, un manifesto funebre dove si annunciava la morte del comdanante del Corpo, Biagio Chiariello, il 10 marzo prossimo. Un messaggio intimidatorio diretto a chi è impegnato nella lotta all'illegalità, in particolare nel rione "167" dove sono state messe in atto operazioni di contrasto all'abusivismo edilizio e ai clan di camorra.

«I criminali vanno emarginati! Noi non ci stiamo! - prosegue la sindaca -. Io non ci sto ad avvelenare e minacciare la vita nella mia città. La normalità non può essere un opzione. Occorre il rinforzo del Comando di Polizia Locale con uomini e mezzi. Una più stringente sinergia con le forze dell'ordine. La locale Tenenza dei carabinieri andrebbe anch'essa potenziata. Un commissariato di Polizia di Stato ad Arzano è un'opzione praticabile? La solidarietà non ci basta più!».

«Le opere lungamente attese, come  il sistema di videosorveglianza integrato della città, la metropolitana, una scuola di formazione che connetta il sistema formativo con le eccellenze produttive del territorio, sono al centro della nostra agenda politica - conclude Aruta -, ma vanno sostenute con risorse economiche e impegni concreti a tutti i livelli delle istituzioni pubbliche».

Sull'accaduto è interventuo anche il presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra. «Solidarietà al comandante Chiariello. Ora si indagherà per accertare cosa sia avvenuto, ma non si può accettare sotto silenzio quanto successo. Qualcuno - ha evidenziato Morra - non gradisce il suo lavoro».

Stamattina, intanto, ci sarà una manifestazione di solidarietà promossa dal Comitato Liberi dalla Camorra.