A cura della Redazione

Nuova scossa di terremoto di una certa entità ai Campi Flegrei. Alle 10.46 di stamane, mercoledì 4 ottobre, la terra ha tremato in zona Rione Solfatara, ipocentro rilevato a 3 km di profondità. La magnitudo registrata dai sismografi dell'Osservatorio Vesuviano è stata pari a 2.6. Poco prima, alle 10.18, un altro evento di magnitudo 1.7 in zona Accademia Aeronautica, ad una profondità di 2 km. Entrambe le scosse sono state avverite dalla popolazione.

«Ci siamo subito messi in contatto con le scuole che hanno attivato i piani di sicurezza, i bambini sono al sicuro nei vari cortili, attendono di poter rientrare in classe - ha spiegato il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni -. Invito i genitori a mantenere la calma, se ci saranno aggiornamenti importanti ve lo comunicheremo tempestivamente».

Mentre la crisi bradisismica nell'area, purtroppo, prosegue, novità giungono da Roma riguardo alle misure da adottare per salvaguardare la popolazione e limitare i rischi legati ai fenomeni tellurici.

«Per la prima volta il bradisismo è una questione nazionale. Nessuno lo aveva mai fatto. Noi ci stiamo lavorando da un anno e questi sono i primissimi risultati. È una cosa enorme». Lo ha detto Manzoni commentando le parole del ministro Nello Musumeci che ha annunciato l'adozione di un provvedimento di legge ad hoc per l'area flegrea.

«Uno strumento in più per gestire al meglio le crisi bradisismiche. Allo studio anche un piano di valutazione sulla vulnerabilità degli edifici pubblici e privati. Un piano di comunicazione che consentirà ai cittadini di essere sempre più preparati in caso di necessità. Infine, più uomini e mezzi a disposizione della Protezione Civile che opera sul territorio comunale», ha proseguito Manzoni.

«Tutto questo è il frutto del lavoro che Comune, Regione Campania e Ministero, stanno mettendo in campo per garantire massima assistenza ai nostri cittadini. Non siete soli - ha ribadito il primo cittadino puteolano -, ci hanno garantito tutto questo in tempi rapidi, dobbiamo essere consapevoli che mettendo in campo queste attività, cosa mai fatta prima, si potrà gestire con strumenti aggiuntivi la crisi bradisismica».