A cura della Redazione
Movimentato inizio di giornata nel porto oplontino. Peschereccio siciliano ormeggiato nello specchio dacqua recuperato in tempo utile, grazie al pronto intervento del personale di una motonave e quello successivo dei Vigili del Fuoco. Operazioni coordinate dal comando della Guardia Costiera, diretto dal Tenente di Vascello Genaro Fusco. Un´avaria tecnica al gruppo motore sarebbe stata la causa dellincidente secondo i caschi gialli. Lassenza casuale del personale di bordo, evita per fortuna un possibile dramma. Alle sei di ieri mattina, la Guardia Costiera locale ha ricevuto da parte del personale di bordo della motonave Raffaele Padre ormeggiata nel porto, la segnalazione di un principio di affondamento del peschereccio Mare Blu di Catania. Immediatamente, il personale di guardia ha allertato la centrale del 115, che ha provveduto a smistare sul luogo dellincidente un mezzo navale proveniente dal porto di Napoli e due di terra, provenienti dalla caserma di Castellammare di Stabia. Nel frattempo, il personale della motonave oplontina, provvedeva con i propri mezzi a imbracare il natante in difficoltà e a portarlo con grande maestria sulla banchina del molo Crocelle. Una grossa gru dellItalcantiere, chiamata dai militari dela Capitaneria, sincaricava successivamente di sorreggere il natante CT 2798 di circa 24 tonnellate di stazza, per tutto il periodo delle operazioni di soccorso. Giunti sul posto, le tre unità dei Vigili del Fuoco, con una potente pompa a immersione, permettevano di liberare la sala macchina del natante siciliano dallacqua marina e, successivamente, di ispezionarlo minuziosamente. A fine operazione, i Vigili del Fuoco davano lok alloperatore della gru di allentare la presa, e in attesa dellarrivo dei suoi proprietari, il peschereccio è rimasto sotto controllo delle autorità militari della Capitaneria. Dopo un anno esatto da quel tragico 28 Luglio, ecco riapparire lincubo sicurezza allinterno dello specchio dacqua portuale causato da una pura fatalità, nonostante i severi controlli della Guardia Costiera. Questo dimostra che non dobbiamo mai allentare i nostri controlli ha dichiarato il comandante Fusco . Continueremo con assiduità e scrupolosità il nostro lavoro. Per la cronaca, il peschereccio siciliano, insieme ad altre imbarcazioni torresi, era impegnato nella pesca del pescespada entro le 20 miglia dal litorale torrese dove si trovano le condizioni favorevoli per la vendita del prodotto pescato e il rifornimento logistico per la loro sopravvivenza.
PAOLO BORRELLI