Ventinove anni. E' il tempo trascorso da quel maledetto 4 luglio 1986, giorno in cui l'imprenditore Luigi Staiano fu ucciso dalla camorra per essersi rifiutato di pagare il pizzo.
Un "eroe" torrese, che ha sacrificato la vita per la legalità in una città che troppo spesso la disprezza. Staiano sarà ricordato dal presidio oplontino di Libera in un'iniziativa che si svolgerà venerdì 3 luglio alle ore 20 nella Villa comunale di via Marconi, promossa in collaborazione con il Comune e e che si inserisce nell'ambito della giornata #SlowSudVillage, organizzata dal Gruppo di Acquisto Biologico e Sostenibile di Torre Annunziata, da Slow Food condotta Vesuvio e da Verso Sud, che hanno attivato il progetto "Miseria ladra" contro la povertà.
«Il suo coraggio ci aiuti ad avere coraggio». Sono le parole di Michele Del Gaudio, referente del presidio di Libera "Luigi Staiano e Raffaele Pastore", che invita tutta la cittadinanza a prendere parte a questo evento del ricordo. «In memoria di Luigi Staiano - ha affermato Del Gaudio - combattiamo la povertà che favorisce l'espansione criminale».
Nel corso della serata, sarà presentato il progetto per la raccolta serale delle eccedenze dei prodotti alimentari ancora genuini, presso ristoranti, pizzerie, rosticcerie, panetterie, per concentrarli in strutture che provvedano alla distribuzione ai bisognosi. Parteciperanno Angela Staiano, vedova di Luigi, il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, l'assessore alle Politiche Sociali, Giuseppe Di Palma, il dirigente delle Politiche Sociali, Pofidio Monda, Giuseppe Franzese, Gianfranco Telese, Giuliano Vollaro, responsabili Progetto per Libera, Patrizia Spigno, fiduciaria Slow Food condotta Vesuvio, Rosario Stornaiuolo, referente regionale “Miseria Ladra” e Federconsumatori, Antonio D'Amore, referente provinciale Libera.