A cura della Redazione

Sabato 5 marzo, alle ore 18,30, presso la sala attigua alla Chiesa dell'Immacolata Concezione a Torre Annunziata, prenderà il via un ciclo di quattro film raggruppati sotto il titolo "L'amore e il potere", le dinamiche relazionali di coppia come luogo della rivelazione e della riproduzione dei rapporti sociali.

Lo scopo del cineforum è quello di animare una discussione intorno al tema della comunicazione sociale a partire dalla più elementare delle configurazioni relazionali cioè la coppia. Non solo la coppia uomo-donna ma anche quella composta da dirigente e dipendente o da curante e curato.Le pellicole non saranno proiettate per intero ma ne saranno scelte le scene più significative per lasciare ampio spazio alla discussione tra gli spettatori che potrà avvenire nel corso e al termine della proiezione.

Il primo film in programma è "Primo amore" di Matteo Garrone. Si tratta di un lavoro del 2003 che fa seguito all'inatteso successo ottenuto dal regista romano l'anno prima con "L'imbalsamatore" e precede il trionfale risultato di "Gomorra" che al Festival di Cannes del 2008 otterrà il Gran Premio della Giuria.

"Primo amore" è liberamente ispirato ad un fatto di cronaca e cioè alla relazione amorosa tra Marco Mariolini "il cacciatore di anoressiche" e Monica Calò culminato in un femminicidio (delitto che non viene nemmeno citato nel film).

Il film racconta le evoluzioni psicologiche di Sonia,interpretata da una magnifica Michela Cescon, che prima entra quasi per caso in una relazione amorosa con un uomo conosciuto in un appuntamento "al buio", poi si lascia avvolgere nelle spire di un rapporto sempre più soffocante, infine trova la forza di ribellarsi nella più estrema delle maniere. A questa progressiva evoluzione dei vissuti di Sonia fa da contrappunto la fissità delirante del suo partner. Sembra quasi di assistere ad un passo di danza, ad un tango in cui il porteur nella sua apparente immobilità detta le mosse e le evoluzioni alla sua compagna di ballo. Il tema principale del film è il fenomeno della dipendenza amorosa estrema che è alla radice di tanti casi di femminicidio.

(Antonio Frunzio)