A cura della Redazione

Cronaca della medaglia d'oro di Federica Pellegrini ai Campionati mondiali di nuoto.

Gli spalti sono gremiti, la tensione è palpabile ad un miglio di distanza, il silenzio nell’attesa della gara è rispettoso come si conviene nelle grandi occasioni. Le dominatrici indiscusse degli ultimi anni e perciò favorite nel pronostico, sono le nuotatrici australiane e svedesi, ma noi abbiamo la solita indomabile Federica Pellegrini. Basta Il suo nome per incutere nelle avversarie un timore reverenziale. Ma non c’è più spazio per pensieri e strategie: si scende in vasca!

Ai blocchi di partenza tremano i polsi a Fede e con lei a tutti gli italiani. Ma niente paura, è solo consapevolezza della posta in palio.

Ha gli occhi della tigre dipinti sul volto e questo è a dir poco rassicurante. 3, 2,1..... si parte!

La tigre è tesissima, sembra bloccata, fa fatica a ruggire! Siamo dietro! Siamo dietro! Accidenti! Dai, Fede!

Questa medaglia non può sfuggirti, deve essere tua!

La leonessa sembra strizzare l’occhiolino e sorridere: è solo questione di tempo. Si tratta solo di aumentare i giri del motore ed ingranare qualche marcia in più.

E allora...eccola, eccola, eccola!

Le braccia iniziano a schiaffeggiare l’acqua come meglio non si può, le gambe cominciano a sforbiciare più veloce del vento. Siamo lì, siamo lì! Terza, seconda, prima!

Tocca, tocca quel maledetto bordo, Fede, toccalo che ci siamo!

Alza al cielo la tua medaglia, alta, altissima.

Noi ti ringraziamo per l’ennesimo miracolo sportivo che ci hai regalato. Fatti abbracciare fortissimo, Federica! Con te è esaltante amare lo sport ed inorgoglisce essere italiani. Grazie con tutto il cuore. Ma questo romanzo meraviglioso non può terminare così: abbiamo ancora l’ultima pagina da scrivere: Tokyo 2020! Noi siamo già pronti ad esultare! Passano gli anni, cambiano le generazioni, ma tu non passi mai.

GRAZIE.