A cura della Redazione

«L’Unione Europea ha dato prova di straordinaria unità. Siamo uniti nel condannare con forza l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Siamo uniti nell’imporre sanzioni nei confronti di Mosca. E siamo uniti nel rispondere all’appello del presidente ucraino Zelensky che ci ha chiesto aiuti finanziari, umanitari, militari per difendersi dall’aggressione russa». Lo ha detto il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, a seguito di un incontro con la Presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen.

«Il Governo - ha proseguito Draghi - è pienamente impegnato per cercare tutte le vie diplomatiche per porre fine al conflitto. Nella giornata di ieri, ho telefonato al Presidente Zelensky, a cui ho ribadito la solidarietà del Governo e del popolo italiano. l’Italia sostiene l’appartenenza dell’Ucraina alla famiglia europea».

Sull'emergenza rifugiati, Draghi ha sottolineato che «questo è il momento della solidarietà e dell’accoglienza, sono valori fondanti dell’Unione Europea e principi che l’Italia mette in pratica da anni. Abbiamo già stanziato 110 milioni a favore del Governo ucraino, e stiamo intervenendo per aiutare i rifugiati con aiuti finanziari e materiali sanitari, tramite la Croce Rossa, la Protezione Civile, la Cooperazione italiana. Continueremo come sempre a fare la nostra parte, anche grazie al lavoro che stanno facendo il Ministero dell’Interno, le prefetture, e devo ringraziare in particolare i sindaci di tanti Comuni italiani», ha concluso Draghi.

Intanto, il Ministerod ell'Interno rende noto che a stamattina erano 17.286 i cittadini ucraini fuggiti dalla guerra e giunti in Italia. Poco meno della metà sono donne, circa 7mila i minori e 1.682 gli uomini. Le principali destinazioni finali sono le città di Roma, Bologna, Milano e Napoli dove vengono raggiunti familiari e conoscenti già presenti in Italia.

(foto governo.it)