A cura della Redazione

Giorno 35 della guerra in Ucraina. Non si arrestano gli attacchi russi sul territorio, nonostante i colloqui di pace in corso

A Mariupol i russi avrebbero portato fuori con la forza oltre 70 tra medici e personale sanitario dell'ospedale pediatrico n. 2, lo riferisce Liudmyla Denisova, Commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino.

Nella giornata del 29 marzo, è stato bombardato l'edificio che ospita l'amministrazione regionale di Mykolaiv, sul Mar Nero, non molto distante da Odessa. Sarebbero 12 le vittime e oltre 30 i feriti. Lo ha riferito il Servizio di emergenza Statale. Il sindaco Sergey Senkevich dice che non vi erano militari nella struttura. AGGIORNAMENTO DEL 30 MARZO - Le vittime sono salite a 33. Ancora in corso le operazioni di soccorso.

Nella regione del Luhansk, prese di mira le aree residenziali: ci sarebbero diverse vittime. Ieri sono state evacuate oltre 500 persone. 

Sotto le bombe anche alcune zone nelle vicinanze della capitale di Kiev. Attacchi missilistici notturni contro impianti industriali nella regione di Khmelnytsky., secondo il capo dell'amministrazione regionale.

A Irpin, sono stati uccisi i genitori del Maestro e direttore dell'Opera di LeopoliIvan Cherednichenko.

Intanto, lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine riferisce che le truppe russe starebbero abbandonando le postazioni al nord del Paese per concentrarsi ad est, ossia nell'area del Donbass.

Kiev denuncia ancora che i russi sterebbero colpendo obiettivi civili a Chernihiv, Severodonetsk e nella regione di Zhytomyr

Per l'ONU sono 4 milioni le persone che hanno lasciato l'Ucraina dall'inizio della guerra, 6,5 milioni gli sfollati nel Paese, 13 milioni bloccati nelle zone colpite e che non possono fuggire; ammonterebbe invece a 1.119 il numero dei civili uccisi, di cui 99 bambini. La Procura Generale dell'Ucraina parla invece di 145 minori morti.

"Ci troviamo di fronte alla realtà di una massiccia crisi umanitaria che cresce di secondo in secondo", scrive sul profilo Twitter ufficiale l'UNHCR, l'Alto Commissariato dell'ONU per i Rifugiati.