A cura della Redazione

Caro-carburante, nuovo provvedimento del Governo. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti.

Gli effetti del DL decorrono dal 3 maggio e fino all’8 luglio, con le aliquote di accisa che vengono ulteriormente rideterminate, al ribasso, rispetto a quanto già fatto con un analogo provvedimento nel marzo scorso. Il tutto, per "calmierare" i rincari dovuti all'incremento dei costi dei prodotti energetici generati sia dalle speculazioni finanzierie che dalla guerra in Ucraina e dall'instabilità economica e geopolitica mondiale.

Le aliquote così si abbassano ancora: per la benzina, si passa dai 643,24 euro ai 478,40 euro per mille litri; per oli da gas o gasolio usato come carburante, dai 532,24 ai 367,40 euro per mille litri. Resta inalterata, rispetto al DL di marzo, l'accisa per gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti: 182,61 euro per mille chilogrammi, mentre per il gas naturale usato per autotrazione (metano) non si pagherà nessuna accisa. Inoltre, per lo stesso periodo, l’aliquota IVA applicata al metano è stabilita nella misura del 5 per cento.

Con questo ultimo decreto, il costo del caraburante alle stazioni di servizio e presso i distributori dovrebbe dunque ridursi di 30 centesimi (per effetto dei tagli alle accise e all'IVA)