A cura della Redazione

Proseguono, anche se con minore intensità e frequenza, le scosse di terremoto al largo della costa marchigiana. Uno sciame sismico che ormai perdura dallo scorso 9 novembre, quando alle 7 del mattino la popolazione residente sul litorale adriatico fu svegliata da un potente terremoto di magnitudo 5.7.

L'ultimo evento reguistrato dalle strumentazioni dell'INGV si è verficato alle ore 9.11 di stamane, 14 novembre, con epicentro sempre in mare ed ipocentro a 8 km di profondità, ed una magnitudo pari a 2.2.

Da inizio emergenza, gli interventi dei vigili del fuoco sono stati oltre 900 (fino alla data di ieri), soprattutto per verificare la stabilità degli edifici residenziali, dei monumenti e delle strutture in generale.

Ad Ancona è stato necessario evacuare un immobile con 9 persone ubicato in via Ascoli Piceno, mentre a Senigallia una persona residente in via Giordano Bruno è stata costretta a lasciare il proprio domicilio per l’inagibilità del suo appartamento.

A Pesaro, i sopralluoghi effettuati in via Luca della Robbia hanno rilevato criticità strutturali nella ciminiera dell’ex Fornace Molaroni. È stato deciso, per motivi di sicurezza, di interdire l'utilizzo degli edifici e delle vie e delle aree esterne limitrofe alla ciminiera.

Al momento - fanno sapere i vigili del fuoco - 15 persone sono state sistemate in albergo. Anche un’altra abitazione, lungo la strada Panoramica Ardizio di Pesaro, è risultata inagibile dopo le verifiche e il nucleo familiare che l’abitava è stato sistemato in un albergo vicino.

Nel capoluogo marchgiano, quasi tutte le scuole sono tornate agibili tranne tre, rende noto il Comune. Queste ultime verranno trasferite presso altre sedi. In totale, 480 tra bambini e ragazzi.

Altri tre istituti resteranno invece chiusi fino a sabato 19 novembre: le medie Marconi, la scuola d'infanzia Sabin e le primarie Domenico Savio.

(foto Vigili del Fuoco)