A cura della Redazione

Spaccio di droga, estorsione, detenzione abusiva di armi. Sono i reati contestati a 20 persone, indagate nell'ambito di un'inchiesta a Cosenza che ha portato all'emissione di altrettante misure cautelari eseguite dalla Squadra Mobile.

Dalle indagini è emersa una sistematica cessione di sostanze stupefacenti in diverse piazze di spaccio nella città calabrese. Gli indagati erano pronti a rifornirsi reciprocamente di droga nelle varie zone cittadine per soddisfare le richieste della propria clientela di diversa estrazione sociale.

Sarebbe inoltre stato evidenziato dagli investigatori "il dilagante uso della forza intimidatrice al fine di recuperare i crediti derivanti dalla cessione di droga, degenerato, in qualche occasione, in violente aggressioni fisiche. Peraltro si è circostanziata la pericolosità di alcuni di loro con l’accertata detenzione e porto illegale di armi", si legge in una nota della Polizia di Stato.

Nonostante gli arresti domiciliari, alcuni degli indagati hanno continuato l’attività di spaccio avvalendosi anche del contributo dei loro familiari che, all’occorrenza, diventavano preziosi collaboratori nelle cessioni di droga e nel recupero crediti.

Nel corso dell’indagine gli investigatori hanno sequestrato oltre 8 chili di marijuana, 200 grammi di cocaina e un chilo e mezzo di hashish ed eroina.

A conclusione dell'operazione i poliziotti hanno condotto 5 indagati in carcere, 10 agli arresti domiciliari, mentre ad altri 5 è stato imposto l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.