I funerali di Papa Francesco si terranno sabato 26 aprile, alle 10, sul sagrato della basilica di San Pietro. La liturgia sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Sono oltre duecentomila le persone attese e si prevede l'arrivo almeno di cento delegazioni straniere. Sono infatti attesi capi di stato da tutto il mondo, da Trump a Zelensky, ma anche i leader religiosi di tutte le fedi.
Tra i primi a confermare la sua presenza c'è il Patriarca ecumenico Bartolomeo, grande amico di Francesco, con il quale hanno condiviso viaggi e soprattutto battaglie: quelle per i migranti, i poveri, la cura della casa comune. Dovevano incontrarsi a fine maggio a Nicea, in Turchia, per i 1700 anni del Concilio ecumenico. Sarà invece il Patriarca ortodosso a salire su un volo da Istanbul per dare l'ultimo saluto al leader dei cattolici ma soprattutto al suo "amico fraterno".
Intanto i cardinali cominciano a conoscersi meglio in vista del Conclave. Oggi la prima congregazione: un'ora e mezzo per i dettagli organizzativi e per il giuramento di riservatezza.
Domani torneranno a riunirsi alle 17 ma ci vorrà qualche giorno, almeno il tempo per fare arrivare tutti i cardinali a Roma, per entrare nel vivo del confronto. Lo ha detto con chiarezza il cardinale Gianfranco Ravasi: "Saranno le successive congregazioni, con l'arrivo dei cardinali da tutto il mondo, a dare indicazioni, come avvenuto nel 2013, in cui saranno date le scelte per il futuro Conclave". Solo allora si cercherà di disegnare insieme la Chiesa che si vuole per il futuro, e conseguentemente il nuovo Papa che la dovrà governare.